Oggi i tumori sono una delle prime cause di mortalità tra la popolazione mondiale e le stime degli scienziati parlano di un ulteriore incremento nella loro diffusione che li porterà al primo posto già nel prossimo 2010.
Se fino a qualche decennio fa guarire dal cancro era considerato pressocchè impossibile, o meglio la sconfitta del tumore salutata come un miracolo, un caso raro, oggi fortunamente i progressi della scienza medica hanno permesso di innalzare le prospettive di vita e di guarigione degli ammalati.
La parola d’ordine in oncologia è diventata diagnosi precoce. Scoprire in tempo di avere il cancro e curarlo nelle prime fasi, evitando che progredisca rapidamente intaccando anche altri organi, è infatti fondamentale per avere maggiori speranze di sopravvivenza. Per le donne il peggiore nemico è il tumore al seno, motivo per il quale si consiglia di eseguire almeno una volta all’anno una mammografia, soprattutto a chi ha superato la soglia degli anta.
Spesso, però, le lunghe attese prima di ottenere una visita e la trascuratezza rappresentano un ostacolo alla diagnosi tempestiva di questa diffusa forma di cancro. Per sopperire a questa grave lacuna, in un futuro prossimo, si potrà individuare il tumore al seno con un semplice test della saliva.
Un recente studio, effettuato da William Dubinsky e da Charles Streckfus, della University of Texas Health Science Center-Dental Branch di Houston, ha infatti rimarcato sostanziali differenze nella saliva delle donne ammalate rispetto ai soggetti sani. Differenze che potrebbero rappresentare un marcatore biologico valido per effettuare una diagnosi.
Precisamente, le proteine prodotte in maniera diversa nella saliva delle pazienti colpite da cancro sarebbero quarantanove, originate da sottoprodotti degli oncogeni, i geni cancerogeni, che finiscono nella salivazione. Uno screening effettuato utilizzando il profilo proteico salivare potrebbe rappresentare un valido metodo di diagnosi precoce, più veloce, economico, e soprattutto ripetibile più di una volta all’anno. Il test della saliva sarebbe in grado di identificare anche il fibroadenoma benigno.
Lo studio alla base di questa importante scoperta è stato pubblicato sulla rivista di divulgazione scientifica Cancer Investigation.