I videogiochi sembrano aiutare nel recupero dopo un ictus grazie al miglioramento della funzione delle braccia, spiega una nuova ricerca canadese.
La riabilitazione dall’ictus è in rapida evoluzione e studia approcci nuovi. Compreso l’uso della realtà virtuale. I sistemi di gioco possono contribuire a migliorare la disabilità motoria, l’attività e la partecipazione sociale. La realtà virtuale può fornire un’alternativa economica, divertente ed efficace all’intensificare il trattamento e promuovere la ripresa motoria dopo l’ictus
ha spiegato il ricercatore Dott. Gustavo Saposnik, direttore della Stroke Outcomes Research Unit al St. Michael’s Hospital dell’Università di Toronto. Fino al 75% dei problemi motori legati all’ictus, come debolezza, paralisi o difficoltà di equilibrio e di coordinamento, possono incidere sulla qualità della vita. La terapia convenzionale prevede solo “effetti modesti e a volte differiti” nel trattamento di questi disturbi.
Per scoprire se i videogiochi potrebbero svolgere un ruolo nella riabilitazione dall’ictus, il team di Saposnik ha eseguito quella che viene chiamata una meta-analisi. In questo tipo di studio, i ricercatori cercano studi precedenti relativi alla teoria ed estraggono solo i dati che gli interessano.
In questo caso, hanno scoperto 12 studi che hanno incluso un totale di 195 pazienti, dai 26 agli 88 anni, che avevano subito un lieve o moderato ictus. Ogni studio ha riportato gli effetti dei giochi elettronici sulla forza del braccio e sulla sua funzione.
Tra i pazienti colpiti da ictus negli studi osservazionali, i videogiochi hanno migliorato la forza del braccio del 14,7% e la funzionalità motoria (come la capacità di eseguire operazioni standard) del 20%. Negli studi clinici randomizzati, i pazienti che avevano giocato ai videogiochi avevano avuto una possibilità di 4,89 volte maggiore di migliorare la forza delle braccia, rispetto a quelli che non giocavano ma seguivano una riabilitazione standard.
Il trattamento varia in ogni studio, ma tuttavia la maggior parte dei pazienti aveva giocato 20-30 ore in totale nelle quattro-sei settimane di terapia. I sistemi utilizzati includevano i tre tradizionali sistemi di videogiochi (Glasstron, IREX, PlayStation Eye Toy) e nove sistemi di realtà virtuale (tra cui Virtual Teacher, CyberGlove, VR Motion, PneuGlove e Wii).
I videogiochi possono aiutare i pazienti con ictus grazie al loro potenziale insolito di rimodellamento del cervello, in cui creano nuove connessioni delle cellule nervose. In pratica per ottenere lo stesso risultato le terapie standard hanno bisogno di maggiore impegno e tempo, visto che hanno bisogno di esercizi ripetitivi, ma in cui spesso si perdono le motivazioni. I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Stroke.
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[Fonte: Health24]