Ancora una storia a lieto fine: oggi vogliamo raccontarvi del primo trapianto al mondo di trachea e laringe in contemporanea. L’intervento è avvenuto lo scorso ottobre presso il Davis Medical Centre dell’Università della California. E’ durato circa 19 ore ed ha coinvolto un team internazionale di chirurghi: ha donato una nuova vita a Brenda Jensen, una donna costretta a parlare da 11 anni attraverso un dispositivo elettronico e a respirare e mangiare grazie alla tracheotomia (ovvero un foro sulla gola necessario appunto al passaggio di aria e nutrimenti). La causa di tutto, un errore chirurgico. Dopo soli 13 giorni dall’impianto dei nuovi organi la coraggiosa cinquantaduenne ha pronunciato le prime parole con la sua nuova voce, molto simile all’originale:
“Buon giorno, voglio tornare a casa”.
Erano un po gracchianti, ovviamente, ma in poco tempo , Brenda è riuscita a riabilitare totalmente le sue corde vocali. Ed ora non riesce più a tacere e racconta:
“Questa operazione mi ha ridato la vita, è un miracolo….mi sento così fortunata ad aver avuto questa opportunità..sto parlando, parlando, parlando. La mia famiglia e gli amici sono stupiti. Ogni giorno è un nuovo inizio per me. Ora mi sto impegnando molto per utilizzare al meglio le mie corde vocali e rinforzare i muscoli per re-imparare ad ingoiare. Probabilmente non arriverò mai a cantare in un coro, ma è eccitante parlare normalmente e non vedo l’ora di poter mangiare, bere e nuotare di nuovo.”
L’intervento è eccezionale anche perché si tratta comunque del secondo trapianto in assoluto di laringe, uno deglio organi più complessi dal punto di vista neuromuscolare, e per questo la riabilitazione sarà ancora molto lunga. Ma un evento di questo tipo apre numerose altre speranze terapeutiche. Certo, non tutte le persone possono sottoporsi a tali interventi chirurgici, che vanno considerati esclusivamente come salvavita. Il post-operatorio di un trapianto infatti prevede l’assunzione a vita di farmaci antirigetto che possono avere complessi e pericolosi effetti collaterali. Brenda Jensen era una candidata perfetta per la sua grinta e soprattutto per il fatto che assumeva già questi medicinali avendo già subito quattro anni fa un trapianto di rene-pancreas.
Articoli correlati:
- Trapianto di rene da vivente: nuova tecnica
- Trapianto di trachea, eseguiti i primi due in Italia
- Trapianto di midollo, sempre più sicuro
- Trapianto di faccia, questa volta totale
- Primo trapianto di fegato a neonato
- Trapianto di volto, in cosa consiste
[Fonte: BBC]