Richiesta di Consulto Medico su carcinoma peggiora nonostante chemioterapia
Gentile dottore, le scrivo per chiederle un parere riguardo allo stato attuale di salute del mio papa’ di anni 70: ha una tumefazione laterocervicale snx da luglio 2016 con referto imaging negativo. Progressiva ingravescenza della linfoadenopatia e ricovero a novembre 2016 dove esegue una biopsia su tumefazione linfoadenopatica I.c. Snx EI frammenti di carcinoma squamoso cheratinizzante iniltrante il tessuto fibroadiposo con associati aspetti d’infiltrazione perineurale . Le trascrivo nel dettaglio il risultato dell’ultima tac collo+torace del 6 marzo 2017 ( effettuata durante l’ultimo ciclo di chemio)c osi’ che possa avere un quadro piu’ chiaro della situazione clinica del mio papa’.
“In seguito a quattro cicli di chemioterapia secondo lo schema CDDP+FU, al controllo attuale, rispetto al precedente del 10 novembre 2016 si conferma in sede latero-cervicale sinistra la presenza della formazione espansiva , attualmente aumentata di dimensioni , a profili sfumati, di tipo infiltrante, con struttura solida, disomogenea, per aree ipodense contestuali che tendono a confluire, da riferire a fenomeni necrotici.”
Dopo quattro cicli di chemioterapia sembra che le cose siano peggiorate. Le chiedo come sia possibile una cosa del genere? Cosa si puo’ fare? Nel luglio 2011 ha subito un trattamento conservativo con RTE per carcinoma squamoso. Nel febbraio 2012 si è sottoposto ad un intervento di laringectomia totale per carcinoma squamoso. Attualmente essa infiltra maggiormente il muscolo sternocleidomastoideo, giunge a ridosso della colonna vertebrale dove sembra infiltrare i muscoli paraspinali , ingloba il fascio vascolo-nervoso rendendo non piu’ riconoscibile la vena giugolare interna , che appare tuttora occlusa. L’asse carotideo è inglobato, stenotizzato sia a livello del tratto piu’ prossimale della carotide comune che della carotide esterna e delle sue prime diramazioni; la carotide interna ha calibro uniforme anche se decorre dentro la neoformazione. Antero-medialmente alla neoformazione si apprezza un addensamento dei piani adiposi subito al di sopra del lobo tiroideo , che si estende al piano cutaneo , ispessito e retratto , e che giunge a ridosso dell’imbuto faringeo. Sostanzialmente invariati i linfonodi presenti al livello III , Ib e Ia a sinistra , con dimensioni che raggiungono i 10mm. La maggior parte di essi ha profili ben definiti ma alcuni, a ridosso dell’espanso , mostrano aspetto sfumato della capsula come fenomeni di scapsulamento. Il reperto orienta per una recidiva eteroplastica associata a linfoadenopatie metastatiche. Non evidenti lesioni focali dei polmoni, né significative linfoadenopatie mediastiniche o versamento pleurico.
La ringrazio per il tempo che mi ha dedicato, resto in attesa di una sua risposta e le auguro una buona giornata.
Specializzazione Oncologia
Tipo di Problema carcinoma in sede latero-cervicale di 44x20x30mm
Risponde il Prof. Carlo Pastore oncologo e chemioterapista, consulente per l’area oncologica e per l‘ipertermia capacitiva per l’Hilu Medical Center (Marbella, Spagna) e presso il Centro di Medicina Integrativa in Malaga (Spagna), nonché responsabile della divisione di oncologia medica ed ipertermia oncologica della Casa di Cura Villa Salaria in Roma, membro dell’ESHO (European Society for Hyperthermic Oncology). Per contatti diretti www.ipertermiaitalia.it
Gentile Sig.ra, purtroppo è possibile che la malattia vada in progressione durante un trattamento in chemioterapia. La popolazione di cellule in una massa tumorale è eterogenea e non tutte spesso rispondono ai farmaci in modo positivo. Cosa fare ora? Certamente cambiare schema di chemioterapia (esami ematochimici e condizione generale permettendo) , abbinare ipertermia oncologica a scopo coadiuvante sinergico. Sempre che ancora non sia possibile sfruttare la chirurgia e/o una terapia radiante locoregionale (radioterapia ndt) come ulteriore ausilio. Cari saluti Prof. Carlo Pastore, oncologo – www.ipertermiaitalia.it
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