Richiesta di Consulto Medico su carcinosi peritoneale e terapie
Un anno fa sono stata operata di isterectomia totale, dall’istologico è emerso un carcinoma dell’endometrio G1 infiltrante 11% nel miometro. A seguito della prima tac di controllo effettuata dopo circa tre mesi, mi hanno trovato un linfonodo di origine metastaica all’inguine destro, da agoaspirato metastasi dal tumore dell’endometrio, sono satata operata di linfoadenectomia bilaterale nell’agosto del 2016, ho avuto problemi importanti con la ferita di destra, in quanto si è riaperta e sono serviti quasi 3 mesi per farla chiudere. A quel punto ho dovuto iniziare radioterapia, ma ho avuto disturbi di gonfiore addominale nausea ec, fatto ecografia e scoperta ascite, quindi paracentesi … liquido categoria C3 fatta una prima tac, e scoperta diffusa carcinosi del peritoneo; iniziata chemioterapia, tre cicli uno ogni 21 giorni, taxolo e carboplatino, fisicamente direi che l’ho sopportata moltoo bene, fatto giusto ieri nuova tac, e scomparso completamente il versamento ascitico, adesso devono confrontare il numero e le dimensioni delle lesioni sul peritoneo, con la tac precedente; è stato fatto anche il riesame dei vetrini dell’intervento chirurgico di istrectomia, che hanno confermato la natura uterina del tumore ( anche se il ginecolo lo ritiene molto strano e particolare come caso ) e fatto test per recettori ormonali risultati positivi all’80% estrogeno e 50% progestinico. Il mio caso potrebbe essere valutato chirurgicamente… è auspicabile proseguire con le terapie… ci sono dei centri specializzati dove poter avere una valutazione del caso?? Ho 53 anni in notevole sovrappeso ma con esami amatici buoni.. una cosa molto importante credo è che tutti gli organi interni siano sani. Grazie in anticipo della risposta.
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Tipo di Problema carcinosi peritoneale e terapie
Risponde il Prof. Carlo Pastore oncologo e chemioterapista, consulente per l’area oncologica e per l‘ipertermia capacitiva per l’Hilu Medical Center (Marbella, Spagna) e presso il Centro di Medicina Integrativa in Malaga (Spagna), nonché responsabile della divisione di oncologia medica ed ipertermia oncologica della Casa di Cura Villa Salaria in Roma, membro dell’ESHO (European Society for Hyperthermic Oncology). Per contatti diretti www.ipertermiaitalia.it
Gentile Sig.ra Cristina, se, come leggo, si è ottenuto un buon risultato in chemioterapia è opportuna una rivalutazione chirurgica. In particolare una valutazione per un intervento di chemioipertermia intraperitoneale con peritonectomia. In Italia vi sono ormai diversi Centri che applicano tale metodica. Cari saluti Prof. Carlo Pastore, oncologo – www.ipertermiaitalia.it
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