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PET, che significa iperaccumulo di tracciante dopo un tumore al polmone?

Richiesta di Consulto Medico
Gentilissimo Buona sera la disturbo per un parere su mio padre: e’ stato operato a giugno 2015 per tumore al polmone la diagnosi istologica e’ la seguente carcinoma squamocellulare G3 di tipo basaloide (ck34betaE12+, ck7+, p63-, sinaptofisina-,TTF-1-, cromogranina), linfonodi peribronchiali, pleura e margine di resezione bronchiale indenni da neoplasia, restante parenchima sede di aree di enfisema. Successivamente ieri controllo PET total Body con il seguente risultato:Reperto scintigrafico: L’indagine PET evidenzia iperaccumulo del tracciante a livello della loggia di Barety (19.2), della regione subpleurica anteriore del polmone destro (6.5) e del bacino (5.8). ……

……Si evidenzia, inoltre, tenue accumulo del tracciante a livello della regione antero-laterale (2.9) e postero-laterale (1.9) del IV spazio intercostale destro. Utile, su giudizio clinico, controllo a breve. Non si evidenziano aree di significativo iperaccumulo del tracciante a livello dei restanti segmenti corporei esaminati. Conclusioni: Lo studio PET evidenzia patologia ad elevato metabolismo di glucosio a livello delle sedi di iperaccumulo segnalate. Vorrei un suo parere e il da farsi. La ringrazio anticipatamente per la sua collabborazione.

 

 

Specializzazione Oncologia
Tipo di Problema referto PET iperaccumulo tracciante che significa?

 

Risponde il dott. Carlo Pastore oncologo e chemioterapista, consulente per l’area oncologica e per l‘ipertermia capacitiva per l’Hilu Medical Center (Marbella, Spagna) e presso il Centro di Medicina Integrativa in Malaga (Spagna), nonché responsabile della divisione di oncologia medica ed ipertermia oncologica della Casa di Cura Villa Salaria in Roma, membro dell’ESHO (European Society for Hyperthermic Oncology). Per contatti www.ipertermiaitalia.it

 

Gentile Utente,

per quanto leggo si parla di una recidiva di malattia. Andrebbe valutato un trattamento in chemioterapia e/o radioterapia e/o ipertermia oncologica. Ovviamente il tutto valutando condizione generale del Paziente ed esami ematochimici. Cari saluti

Dott. Carlo Pastore, oncologo – www.ipertermiaitalia.it

 

 

 

Cos’è la pet?

Il termine PET è l’abbreviazione di Tomografia a Emissione di Positroni. Si tratta di un’indagine diagnostica di medicina nucleare, particolarmente efficace nella diagnosi precoce dei tumori  e della loro diffusione. Oltre all’aspetto di una massa neoplastica (come in caso di TAC ad esempio) la PET è in grado di percepirne la “vitalità”, l’attività metabolica. Utilizza un radiofarmaco (in genere il 18-fluorodesossiglucosio, sigla 18-FDG) che una volta iniettato si accumula nelle cellule neoplastiche le quali si nutrono di glucosio. In questo modo è possibile distinguere una lesione/massa tumorale da una di altra origine e tipologia, attraverso delle immagini che poi vengono catturate.

 

 

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