Richiesta di Consulto Medico su tumore vescica e metastasi
Salve. Mio padre 10 anni fa ha fatto l’autotrapianto delle cellulosa staminali per un linfoma non hodging. A gennaio del 2015 durante i controlli annuali vengono rilevati dei linfonodi nuovamente accesi…soprattutto uno inguinale. In prima battuta ci viene detto che potrebbe essere un ritorno del linfoma perché se dai risultati della Pet ne usciva un tumore eravamo rovinati. Dalla Pet però esce un nodulo di 1,5 al polmone…viene operato e dall’esame estemporaneo esce un adenocarcinoma polmonare quindi viene effettuata la lobectomia del polmone destro (questo accade a maggio 2015). Mio padre il 30 giugno fa una tac da dove non esce niente. ……..
……..A settembre fa una rx toracica e nel polmone operato esce un altro nodulo al lobo superiore. Nel frattempo mio padre inizia ad urinare sangue e dall’ecografia risulta che c’è una massa di 3cm dentro la vescica. Ad ottobre viene sottoposto ad intervento endoscopico per levare la massa e ripulire la vescica…vengono solo prelevati 4 campioni perché una volta entrato il dottore si accorge che la massa è molto più grande ed arriva anche dentro l’uretere. L’esame istologico da esito di carcinoma a piccole cellule infiltrante di alto grado. Il 6 novembre fa la tac la vescica e tutta la zona pelvica non si vede bene perché mio padre ha due protesi ai femori…il linfonodo all’inguine è triplicato di dimensioni,è uscito un nodulo all’osso sacro ed è uscita una massa anche al fegato (che a giugno non c’era). Possibile sperare che non siano metastasi. E se sono metastasi è possibile che vi sia una chemio che rallenti il diffondersi delle metastasi e possa procedersi chirurgicamente a livello urologico? (Mio padre ha 64 anni). Grazie mille.
Specializzazione Oncologia
Tipo di Problema Tumore vescica e metastasi
Risponde il dott. Carlo Pastore oncologo e chemioterapista, consulente per l’area oncologica e per l‘ipertermia capacitiva per l’Hilu Medical Center (Marbella, Spagna) e presso il Centro di Medicina Integrativa in Malaga (Spagna), nonché responsabile della divisione di oncologia medica ed ipertermia oncologica della Casa di Cura Villa Salaria in Roma, membro dell’ESHO (European Society for Hyperthermic Oncology). Per contatti www.ipertermiaitalia.it
Gentile Utente,
purtroppo quanto descritto farebbe pensare ad una diffusione di malattia. Ovviamente solo un dato istologico (biopsia) può dare ragionevole certezza. Se così fosse certamente si dovrebbe ipotizzare un trattamento chemioterapico sistemico ed una valutazione per trattamento radiante ed ipertermia oncologica.
Cari saluti
Dott. Carlo Pastore, oncologo
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