Consumare almeno 100g di verdura al giorno riduce l’incidenza del tumore al polmone. La verdura, a quanto pare fa davvero bene all’organismo, non solo perché in grado con il suo apporto di fibre di stimolare l’apparato digerente. Questo alimento ipocalorico, si rivela anche un ottimo alleato contro una delle patologie tumorali più diffuse.
A sottolineare gli effetti benefici del consumo di verdure ci pensa l’Istituto superiore di Sanità nell’ambito del programma “Guadagnare Salute”. Non solo, a combattere l’insorgenza di questa neoplasia contribuirebbe anche il consumo di pistacchi.
La quantità base di verdura da consumare giornalmente dovrebbe essere pari a circa 400g. In questo modo non solo fisiologicamente il nostro corpo sarebbe in grado di svolgere le sue normali funzioni senza problemi di sorta, ma al contempo scenderebbe sensibilmente la probabilità di sviluppare un tumore del colon retto. Per ciò che riguarda il cancro ai polmoni, sono sufficienti 100 grammi di verdura fresca consumata giornalmente a far cadere l’incidenza di questa patologia.
Lo studio italiano, in line con quello multicentrico Epic promosso dalla Comunità europea, decreta la basilarità della presenza di frutta, legumi e verdura nella nostra dieta.
Sempre parlando di neoplasie polmonari, uno studio condotto dal Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti ha dimostrato come consumare ogni giorno tra i 43 e gli 85 grammi di pistacchi diminuisce la percentuale di sviluppo sia di patologie cardiovascolari, sia di tumori a carico del sistema respiratorio. La loro fonte di gamma-tocoferolo, una forma di vitamina E conosciuta per le sue proprietà anti-tumorali, in grado di ridurre il rischio di sviluppo del cancro ai polmoni, si è rivelata infatti efficace nel contrasto alla patologia.
E se a preoccuparvi, leggendo queste righe, è l’apporto calorico di questo frutto non temete, secondo i ricercatori sarebbero anche meno calorici rispetto a quanto si è sempre ritenuto. Il gruppo di scienziati statunitensi ha preso in esame un campione di 16 persone di sana costituzione alle quali è stato richiesto di seguire una dieta che comprendesse anche una dose quotidiana di pistacchi. Al termine dell’esperimento è stato notato che il valore energetico di una porzione del frutto pari a risultava inferiore del 5,9% rispetto a quanto calcolato in precedenza.
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