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Frattura scomposta tibia e perone: operazione e recupero

 Frattura scomposta di tibia e perone. E’ normale avere ancora dolore ad un mese dall’intervento chirurgico? Quale il decorso post operatorio? Ne parliamo in un Consulto Online su Medicinalive.

 

 

Richiesta di Consulto Medico

“Salve. Giocando a calcio, durante un contrasto, ho subito una frattura scomposta a tibia e perone. Dopo circa una settimana di ricovero con la gamba tenuta ferma da un semi-gesso, mi hanno operato usando ferro e chiodo. Ora è passato circa un mese dall’intervento e la mia gamba è sempre gonfia, soprattutto in corrispondenza della frattura al perone ho il muscolo gonfio e duro. Dai raggi odierni risulta esserci dello spazio tra i due pezzi della tibia uniti dal ferro, cosa che dai raggi fatti subito dopo l’operazione non si notava. E in più la frattura del perone è rimasta scomposta. I medici che mi hanno operato dicono che non è rilevante e che devo iniziare a camminare tanto. Ma sento dolore alla gamba quando la poggio e quando provo a sforzarla. Mi farebbe piacere sentire la sua opinione a riguardo. Ringrazio per l’attenzione e saluto cordialmente.”

Specializzazione Ortopedia e Medicina dello Sport

Tipo di Problema Post operazione frattura scomposta tibia e perone

Risponde il professor Francesco Bizzarri  specialista in ortopedia e traumatologia, medico dello sport, dipendente dell’Università di L’Aquila e presidente nazionale della Società Italiana di Ginnastica Medica.

“La frattura di perone ancora scomposta è irrilevante, spesso il perone viene utilizzato quando c’è mancanza di osso in altra sede; discorso a parte merita la diastasi...la distanza tra i due frammenti di tibia.Questa situazione va monitorata. Le consiglio antiedemigeni e magnetoterapia.F.Bizzarri”.

Per altre domande consultate la nostra pagina: “Chiedi all’esperto, consulti online su Medicinalive“.

E’ necessario sottolineare che non si effettuano diagnosi online e neppure si prescrivono terapie : Medicinalive e gli esperti coinvolti propongono contenuti a scopo esclusivamente informativo, che mai, in nessun caso possono sostituire una visita specialistica diretta o il rapporto con il proprio medico curante, le uniche basi attraverso cui dopo una diagnosi certificata ed una visita clinica è possibile prescrivere un qualunque trattamento.

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