I casi di melanoma, una tra le forme più gravi e mortali del cancro alla pelle, sono in rapida ascesa tra le donne più giovani.
Sono gli allarmanti risultati di una recente ricerca statunitense, condotta da un team di ricercatori della National Cancer Institute’s Division of Cancer Epidemiology & Genetics.
Sono gli allarmanti risultati di una recente ricerca statunitense, condotta da un team di ricercatori della National Cancer Institute’s Division of Cancer Epidemiology & Genetics.
Gli studiosi, coordinati da Mark Purdue, hanno individuato un incremento pari al 50% dei casi di melanoma tra le donne bianche di razza caucasica, prendendo in considerazione i dati riportati tra il 1980 ed il 2004.
Si tratta di informazioni importantissime che vanno a sottolineare la scarsa incisività delle campagne di prevenzione e sensibilizzazione volte ad ammonire dai gravi rischi dell’esposizione al sole.
Secondo il rapporto della ricerca, pubblicato il 10 luglio sull’edizione on line del Journal of Investigative Dermatology, il numero di casi di melanoma è passato dai 9,4 ogni 100.000 abitanti del 1980, ai 13,9 ogni 100.000 abitanti registrati nel 2004.
Il dato che suscita maggiori preoccupazioni è che l’aumentata incidenza del cancro alla pelle riguardi le donne più giovani.
Il team di Purdue ha infatti preso in considerazione per lo studio individui di sesso femminile e maschile, di età compresa tra i 15 e i 39 anni.
Gli uomini giovani risulterebbero, fortunatamente, non colpiti dall’aumento di casi, cosa che fa ben sperare gli esperti in una diminuzione della percentuale di melanoma anche per i maschi più anziani.
L’aumento dei casi tra le donne giovani lascia invece presagire previsioni meno ottimistiche, perchè andrà ad incidere negativamente sullo sviluppo di cancro alla pelle per le donne mature.
Il team di Purdue ha infatti preso in considerazione per lo studio individui di sesso femminile e maschile, di età compresa tra i 15 e i 39 anni.
Gli uomini giovani risulterebbero, fortunatamente, non colpiti dall’aumento di casi, cosa che fa ben sperare gli esperti in una diminuzione della percentuale di melanoma anche per i maschi più anziani.
L’aumento dei casi tra le donne giovani lascia invece presagire previsioni meno ottimistiche, perchè andrà ad incidere negativamente sullo sviluppo di cancro alla pelle per le donne mature.
Malgrado lo studio si riferisca alla popolazione statunitense, analoghe ricerche condotte in Australia hanno riportato risultati simili.
Un campanello d’allarme, con l’arrivo dell’estate, che spinge gli esperti a consigliare ai più giovani di non sentirsi immuni dai rischi del melanoma, proteggendo maggiormente la loro pelle durante l’esposizione al sole ed evitando l’abbronzatura selvaggia.
Secondo il dottor Jeffrey C. Salomon, specializzato in chirurgia plastica alla Yale University School of Medicine, è consigliabile per le nuove generazioni non esporsi al sole senza un filtro UVA.
Inoltre, altro importante suggerimento del medico, che potrebbe salvare la vita a molte persone, è di stare molto attenti alla comparsa di lesioni pigmentate sulla propria pelle o su quella altrui.
Spesso sono i sintomi che il melanoma ha colpito. Scoprirlo tempestivamente potrebbe fare una grande differenza.
Un campanello d’allarme, con l’arrivo dell’estate, che spinge gli esperti a consigliare ai più giovani di non sentirsi immuni dai rischi del melanoma, proteggendo maggiormente la loro pelle durante l’esposizione al sole ed evitando l’abbronzatura selvaggia.
Secondo il dottor Jeffrey C. Salomon, specializzato in chirurgia plastica alla Yale University School of Medicine, è consigliabile per le nuove generazioni non esporsi al sole senza un filtro UVA.
Inoltre, altro importante suggerimento del medico, che potrebbe salvare la vita a molte persone, è di stare molto attenti alla comparsa di lesioni pigmentate sulla propria pelle o su quella altrui.
Spesso sono i sintomi che il melanoma ha colpito. Scoprirlo tempestivamente potrebbe fare una grande differenza.