Home » MEDICINA TRADIZIONALE » Cardiologia » Se vivi nel traffico rischi l’infarto

Se vivi nel traffico rischi l’infarto

Che il traffico cittadino non facesse affatto bene alla nostra salute lo sapevamo, essendo strettamente associato ad un alto tasso di inquinamento: maggiori sono le auto e gli intasamenti stradali, soprattutto in centro, più emissioni vengono ad essere scaricate nell’aria, causando patologie respiratorie, asma, allergie e malattie polmonari anche croniche alla popolazione. Inoltre, pare che l’inquinamento aumenti anche il numero di tumori e favorisca sterilità ed impotenza.

Ma oggi ad essere sotto accusa è un altro tipo di inquinamento, sempre dipendente dal traffico elevato: l’inquinamento acustico.
Un recente studio ha infatti scoperto che i fastidiosi rumori prodotti dalle auto come il suono ripetuto dei clacson, aumenterebbero considerevolmente il rischio di subire un infarto nei soggetti predisposti.

La ricerca, effettuata da un team di scienziati del Karolinska Institute di Stoccolma in Svezia, coordinato da Goran Pershagen è stata pubblicata sulla rivista Epidemiology.
Gli studiosi hanno analizzato i dati relativi ad un campione di 1.571 pazienti che avevano subito un attacco di cuore tra il 1992 ed il 1994, soffermandosi sugli indirizzi delle loro abitazioni e verificando se la zona in cui risiedevano fosse soggetta ad inquinamento acustico da traffico. Le conclusioni dell’analisi hanno rivelato dati preoccupanti: i soggetti esposti maggiormente al rumore del traffico cittadino avevano ben il 40% di probabilità in più di essere colpiti da infarto. La soglia di rischio si riferisce a percentuali di inquinamento acustico superiori ai 50 decibel, anche se per traffico pesante i ricercatori intendono quello che supera gli 80-90 decibel. Spiega Pershangen:

Anche se occorre fare più ricerca per stabilire una precisa correlazione tra il rumore del traffico stradale e il rischio di subire attacchi cardiaci, i nostri risultati sono comunque supportati da altri studi che hanno mostrato gli effetti cardiovascolari del rumore.

Insomma, pare che abbiamo un motivo in più, inquinamento a parte, per lasciare le nostre auto nel garage: fare meno rumore e lasciare tranquillo il cuore.
[Fonte: Repubblica]