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Tumori: alla ricerca di nuovi anticorpi mirati

Lo scienziato Dario Neri ha condotto per quindici anni una ricerca per trovare gli anticorpi adatti a veicolare, fungendo da trasportatori medicinali, trattamenti anti-cancro selettivi. Nella sua più recente pubblicazione, lo studioso presenta un nuovo marcatore insieme a tre anticorpi monoclonali associati, come candidati promettenti per la terapia contro i tumori.

Fino ad ora, gli anticorpi monoclonali hanno vissuto più a lungo del previsto nella battaglia della chemioterapia contro il cancro, contribuendo alla lotta in misura limitata.  Anche se queste terapie sono efficaci nel prolungare la vita dei pazienti che hanno forme di cancro con scarse possibilità di sopravvivenza, come ad esempio il tumore ai polmoni, non possono in alcun modo determinarne la guarigione.


Uno dei principali problemi con le attuali chemioterapie basate sugli anticorpi è la mancanza di selettività dei medicinali. I principi attivi vengono infatti distribuiti in tutto il corpo e  attaccano non solo le cellule cancerogene ma anche i  tessuti sani di organi vitali come il fegato, i polmoni e il cuore. Solo usando trattamenti antitumorali “mirati” a centrare l’obiettivo attraverso il sangue si può sperare di eliminare i pericolosi effetti collaterali chemioterapici, ottenendo inoltre risultati migliori.

Proprio utilizzando il metodo del “targeting“, il professor Dario Neri, che svolge il suo lavoro di ricerca presso l‘Institute of Pharmaceutical Sciences di Zurigo, ha individuato un percorso molto promettente nella terapia anticancro. Lo studioso ha infatti intravisto la concreta possibilità di veicolare attraverso il sangue dei farmaci mirati a distruggere solo le cellule cancerogene, non intaccando il resto dell’organismo.

I principi attivi vengono trasportati nel flusso sanguigno fino al luogo in cui devono “colpire” e solo a quel punto vengono rilasciati, circoscrivendo i loro effetti alle aree intaccate dal tumore. I trasportatori dei farmaci sono proprio gli anticorpi. I vasi sanguigni che crescono insieme al cancro per il fenomeno conosciuto come neo-vascolarizzazione e forniscono sostanze nutritive alla forma tumorale, impediscono il passaggio dei medicinali attraverso il sangue per raggiungere il centro del tumore.

I ricercatori hanno impiegato dei marcatori per aiutare gli anticorpi ad individuare il percorso per raggiungere le cellule intaccate. Poiché ogni tipo di tumore ha le sue caratteristiche molecolari, è importante che si sviluppino diversi marcatori e anticorpi disponibili per la terapia. Neri e il suo team hanno sviluppato due anticorpi molto promettenti, denominati F16 e L19, capaci di agire come agenti anticancro attivi.