Il colesterolo alto può causare recidiva del cancro alla prostata. Lo suggerisce uno studio condotto dagli scienziati della Duke University pubblicato in questi giorni sulla rivista di settore Cancer Epidemiology, Biomarkers & Prevention.
Sono colesterolo e trigliceridi, già pericolosi se alti in altri contesti ad avere un’influenza non proprio marginale sul rischio del ripresentarsi del cancro in quei pazienti che hanno subito un’operazione di asportazione della prostata proprio a causa del tumore ad esso associato. A quanto pare condurre una vita sana e affidarsi ad una dieta corretta il più possibile libera dai grassi, capace di tenere lontano lo spettro del colesterolo alto è più importante di ciò che si possa credere. Non solo la salute cardiaca è a rischio se non si fa attenzione alla propria alimentazione: anche l’apparato urogenitale può avere problemi. E non di facile risoluzione.
Anche per ciò che concerne il cancro alla prostata la recidiva è una forma di tumore che spesso si rivela più difficile da approcciare: non sempre la prognosi si rivela positiva. Come spiega la dott.ssa Emma Allott della Duke University :
Scoprire che esiste un nesso tra obesità, colesterolo alto e cancro alla prostata è importante perché i livelli di colesterolo nel sangue di un paziente sono modificabili sia attraverso la dieta che con la somministrazione di farmaci. Il nostro studio dimostra che tenere sotto controllo, anche solo parzialmente i livelli di grassi disciolti nel sangue di pazienti affetti da discoleterolemia (alto livello di colesterolo nel sangue), può ridurre il rischio di recidiva del cancro.
Per giungere a queste conclusioni i ricercatori hanno analizzato i dati appartenenti ad un campione di 843 pazienti sottoposti all’intervento di rimozione della prostata dopo l’ottenimento di diagnosi del cancro alla prostata. Coloro affetti da colesterolo alto, che presentavano un livello di grassi elevato (150 mg/L) hanno mostrato di avere il 35% di rischio in più di trovarsi a combattere con una recidiva rispetto a coloro che avevano livelli normali di colesterolo nel proprio sangue.
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