E’ giunto il momento per iniziare a vaccinarsi contro l’influenza stagionale, ma in realtà, tosse, mal di gola, placche e febbre già da un mesetto stazionano in quasi tutte le famiglie italiane. In questo caso non si parla di influenza ma di sindromi influenzali o pre-influenzali. Ma quale è la differenza? Dal punto di vista clinico nessuna: i sintomi che le caratterizzano sono gli stessi. Diversi sono invece gli agenti infettivi che le provocano.
L’influenza vera è propria è infatti causata da virus di tipo A e B, mentre le sindromi influenzali sono provocate da altri agenti infettivi: un terzo riguarda i cosiddetti rhinovirus (quelli che causano anche il raffreddore, per intenderci), per il resto si tratta di altri microrganismi non ben conosciuti ed ulteriori agenti virali compresi alcuni ceppi dei virus A e B.
Un’altra caratteristica particolare riguarda la stagionalità. Benché l’influenza non arrivi su appuntamento in una data specifica, rimane il fatto che si presenta in determinati periodi dell’anno. In Italia arriva all’incirca a fine novembre e vi si trattiene fino a Marzo. Per essere più precisi, è importante sottolineare che in questo periodo i virus A e B tipici del’influenza rappresentano la maggior parte dei virus in circolazione, ma dunque non sono gli unici. L’età dei pazienti è anche un indicatore di riferimento: l’influenza colpisce più facilmente i bambini rispetto alle numerose sindromi influenzali.
Cosa fare? Quali consigli? Il vaccino antinfluenzale che si inizia a fare in questo periodo e che è raccomandato per alcune categorie a rischio, è valido solo per l’influenza ed in particolare quella identificata come rilevante nel corso dell’anno da un sistema di sorveglianza internazionale: ovvero i virus mutano in continuazione ed ogni anno la loro preponderanza cambia. I vaccini si fanno seguendo questo principio, realizzando cioè un farmaco capace di contrastare quel particolare virus (o A o B). E’ per questo motivo che la vaccinazione annuale non funziona sulle sindromi influenzali, ne tantomeno sulle infezioni batteriche delle vie respiratorie.
Da qui un altro spunto di riflessione: la terapia antibiotica in caso di influenza e sindromi influenzali di origine virale non va usata, non serve (gli antibiotici agiscono solo sui batteri e non sui virus). Esistono comunque dei farmaci antivirali (molto costosi)ma che non hanno effetto se la malattia è già in corso e sono caratterizzati da numerosi effetti collaterali. Esistono altre forme di vaccinazioni inoltre: grazie a vaccini naturali, o anche farmacologici, ambedue agenti come stimolatori del sistema immunitario. Le norme igieniche per la prevenzione vanno sempre rispettate (lavarsi le mani spesso, evitare i luoghi affollati, ecc), ma al momento dell’infezione la cosa migliore da fare per superare rapidamente l’influenza e le sindromi influenzali è di riposarsi a lungo, fare attenzione all’idratazione ed utilizzare se necessario un antipiretico se la febbre è molto alta. Nei bambini va evitato l’acido acetilsalicilico, da sostituire all’occorrenza con paracetamolo o ibuprofene.
Per un approfondimento sull’influenza stagionale leggete anche: Influenza 2011-12, virus consigli, prevenzione e vaccino.