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Ipnosi e medicina: un’interazione che non ha nulla di magico

Di recente un fatto di cronaca molto curioso ha riacceso il dibattito sulla validità dell’ipnosi: una cassiera è stata ipnotizzata da un ladro, che le ha rubato l’incasso. Se in tv si può pensare che Giucas Casella sia d’accordo con i conduttori e gli autori della trasmissione, così non è per un comune ladro in un comune supermercato in un comune episodio di cronaca. Sto ripetendo le stesse parole, e non è un caso, è una delle tecniche per ipnotizzare una persona.

Spesso si tratta l’ipnosi come una pratica magica, esoterica, in realtà tutti quanti raggiungiamo quotidianamente questo stato di alienazione, ad esempio quando siamo assorti, al punto tale da non renderci conto di nulla di ciò che ci circonda.

L’ipnosi altro non è che un’alterazione della coscienza. Quando sogniamo ad occhi aperti, quando ci perdiamo fra le pagine di un libro particolarmente avvincente, quando rimaniamo incantati a fissare nel vuoto, siamo in veri e propri stati di ipnosi.

Questo fenomeno, benchè associato da sempre alla magia e ai riti voodoo e sciamanici, è in verità del tutto naturale. Porta ad isolarsi e a concentrarsi su qualcosa in particolare, che sia un evento passato, che sia un’opera d’arte come nel caso dei geni creativi, che vanno in una sorta di trance per lavorare meglio, senza interferenze esterne.
I metodi principali usati dagli ipnotisti sono:

  • il ricalco , detto anche mirroring, che prevede una forma di imitazione della persona da ipnotizzare
  • la tecnica della confusione, impiegando paradossi, frasi stentate, disconnesse, confuse al fine di mandare in tilt l’emisfero sinistro della razionalità
  • truismi, tramite l’elenco ovvio e scontato della azioni che sta effettuando il soggetto in quel momento (ad esempio “stai leggendo le pagine di un quotidiano, volti pagina con le dita, vedi la pagina voltarsi…)
  • presupposti e illusioni di alternative, dando per scontato eventi che non lo sono affatto, come la trance
  • ridondanze, ripetendo le stesse frasi come una musica ed incantando l’interlocutore
Molti sono i suoi usi in campo medico: emicrania, come pratica di preparazione al parto.

L’ipnosi moderna, a scopo terapeutico, nasce soprattutto grazie al lavoro di Milton Erickson, ed è stata largamente adottata nella psicoterapia.
E’un ottima terapia contro le tossicodipendenze: nel momento in cui la persona da riabilitare smette di far funzionare il lato razionale del cervello, tramite ipnosi, accetta senza filtro qualsiasi frase o consiglio che sente dall’esterno. La voce dell’ipnotista acquista potere e in quel momento può sussurrare frasi come : non avrai più bisogno di bere, o ancora, le sigarette d’ora in avanti avranno per te un odore disgustoso.
i risultati sono documentati scientificamente… se volte smettere di bere o di fumare, provate con l’ipnosi!