I cibi comunemente “salutari”, come frutta e verdura, fanno bene in una ampissima gamma di casi. Essi servono per dimagrire, per sudare meno d’estate, per abbassare il colesterolo e addirittura per rallentare l’invecchiamento. Però secondo gli esperti, molti di questi, se assunti in maniera sbagliata, cioè in interazione con altri cibi o fattori esterni, rischiano di comportare dei danni.
L’esempio più incredibile è quello della carota. Mangiare questo ortaggio ha tantissimi effetti positivi, come la preservazione della vista e l’azione degli antiossidanti. Se però a mangiarlo è un fumatore, non solo questi effetti possono svanire, ma fumando una grande quantità di sigarette e mangiando tante carote, si potrebbe ottenere l’effetto contrario, accelerando il processo dell’invecchiamento e favorendo la nascita di diversi tumori, non solo di quello al polmone. Ma non finisce qui.
Uno degli alimenti che comporta maggiori benefici è il tè verde, questo è indubbio. Ogni giorno spunta un vantaggio di questa bevanda, ma oggi gli scienziati sanno che se si stanno assumendo delle statine per mantenere basso il livello di colesterolo, bevendo ogni giorno tè verde è il caso di diminuire la dose di farmaci, altrimenti si rischia di eliminare il loro effetto. Ma sulle statine ha effetto anche il pompelmo, che da parte sua interferisce anche sui farmaci anti-impotenza e con le molecole degli antivirali e degli antidepressivi. Dunque se il vostro medico vi assegna una terapia, fareste bene ad informarlo sulle vostre abitudini alimentari. Non si sa mai.
Ma alle volte il vostro medico potrebbe evitare anche di assegnarvi dei medicinali, se però vi impegnate ad alimentarvi correttamente. E’ il caso degli Omega-3, i quali in alcuni pesci come lo sgombro, o nell’olio di fegato di merluzzo, è più presente che nei farmaci utilizzati per tenere bassi i trigliceridi ed il colesterolo. Inoltre i pesci che contengono l’Omega-3 (tra cui si può annoverare anche il tonno e il salmone) hanno anche effetti neuroprotettivi per il morbo d’Alzheimer e di Parkinson, e antinfiammatori, per evitare malattie come l’artrite in modo più efficace e naturale dei farmaci.
E per finire c’è la limitazione per eccellenza, quella del vino. Si sa che il succo d’uva è un potente antiossidante e ha una serie infinita di proprietà, tra cui quella di essere il migliore anti-cancro al mondo (ma protegge anche le arterie e previene le infiammazioni). Tutte le ricerche scientifiche però concordano con l’affermare che l’ideale è bere 1-2 bicchieri di vino al giorno. Guai se ne bevessimo di più, gli effetti di troppo alcool nel sangue, lo sappiamo tutti, non sono di certo salutari.
[Fonte: Corriere della Sera]