I manager, si sa, sono sempre super impegnati e quando si tratta di mangiare, non di rado capita che saltino il pranzo e si limitino a mangiare un boccone al volo. Ma secondo Giorgio Calabrese, docente di nutrizione umana all’università del Piemonte Orientale di Alessandria, è proprio dall’alimentazione che arrivano le mosse vincenti per essere meno stressati e più grintosi.
Come spiega Calabresi:
Fondamentale fare 5 piccoli pasti al giorno, ma ben divisi nell’arco della giornata, inoltre dopo una sveglia molto presto e una buona colazione è bene già fare un primo break intorno alle ore 10. E qui, sono d’aiuto anche i cosiddetti “fuori pasto”, come spuntini confezionati a base di latte e cereali. Non sporcano le mani, sono pratici e inoltre danno la giusta quantità di carboidrati semplici. Indispensabili, quindi, per arrivare al pranzo o per raccogliere le energie in vista di riunioni importanti.
Per chi ha ruoli di responsabilità, leggerezza, regolarità, ed energia devono essere le parole d’ordine. Chiaramente, nella dieta di un manager non possono assolutamente mancare un buon caffè appena svegli abbinato al latte, fette biscottate con marmellata o crema spalmabile alle nocciole o della frutta. Per il primo break della giornata, secondo il nutrizionista, si può scegliere tra una spremuta, del miele con fette biscottate, ma vanno bene anche dei semplici fuori pasto a base di latte e cereali, che danno la spinta perfetta di fibre e carboidrati semplici per arrivare “indenni” al pranzo.
Il pranzo, come suggerisce Calabresi, non deve mai essere eccessivo. L’ideale è consumare un piatto di pasta con i piselli o con i fagioli, una minestra con legumi o un piatto di pasta con ragù, e per concludere, un frutto e il caffè. Per bloccare, invece, la fame tipica del pomeriggio vanno bene uno yogurt o un fuori pasto. La cena, deve essere consumata in totale relax, e può prevedere anche un primo e un secondo, via libera alla pizza, al minestrone di legumi, oppure al pesce, alla carne, alle uova o al prosciutto.