Capita a tutti di mettersi a dieta, perdere peso ma poi, dopo un po’ di tempo, appena si abbassa la guardia, recuperare i chili persi fino all’ultimo, a volte anche con gli interessi. La condizione è ormai nota tanto da avere un suo nome proprio, la cosiddetta dieta yo-yo, e finora questa era stata attribuita un po’ alla pigrizia, un po’ alle diete sbagliate, o forse anche allo stile di vita frenetico che non ci consente di mangiare sempre in maniera sana.
Ora una nuova ricerca spagnola spiega che dietro questo meccanismo ci sono due ormoni, e che quindi la forza di volontà c’entra solo relativamente. I “candidati” a questa responsabilità sono la leptina e la grelina, la prima in alte concentrazioni nel sangue e la seconda in concentrazioni inferiori al normale. Secondo la ricerca pubblicata sul Journal of Clinical Endocrinology and Metabolism, questo tipo di dislivello può comportare il recupero di almeno il 10% dei chili persi entro due mesi.
Ma come mai c’entrano proprio questi due ormoni? Spiega il dott. Antonio Caretto, segretario dell’Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica, che la leptina stimola il consumo di energia e riduce l’appetito, mentre la grelina fa il contrario, cioè in poche parole fa venire fame. La sua attività è evidente prima dei pasti quando cresce, e dopo i pasti quando cala. Di conseguenza questi ormoni influenzano le risposte cerebrali al cibo e dunque il metabolismo.
Il funzionamento è chiaro: seguendo una dieta ipocalorica il corpo si abitua a consumare meno energia. Di conseguenza vengono modificate le produzioni ormonali anche di leptina e grelina, che reagiscono portando poi ai ben noti effetti della dieta yo-yo. Dunque cosa fare? La soluzione la dà lo stesso Caretto:
La “ricetta” giusta per perdere i chili senza il rischio di riguadagnarli in pochi mesi è una dieta mediterranea equilibrata, moderatamente ipocalorica (1200-1800 calorie a seconda dei casi), associata all’esercizio fisico e semmai a una terapia comportamentale. In questo modo si ottiene in qualche mese una riduzione di circa il 10% del peso corporeo, che nel 60-80% dei casi si mantiene anche uno o due anni dopo.
E i peccati di gola? Se soddisfatti di tanto in tanto sono accettabili, non hanno conseguenze sulla dieta, basta che non diventino regolari.
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[Fonte: Corriere della Sera]