Parliamo di gotta, un’artrite infiammatoria molto diffusa quanto dolorosa, causata dal deposito di cristalli di urato dentro ed intorno alle articolazioni e ai tendini, provocato dalle elevate concentrazioni di acido urico nel sangue. Lo facciamo per riportarvi la recente scoperta del rischio associato al consumo di bevande ricche di fruttosio individuato da un nuovo studio. Ad effettuarlo un’équipe di ricercatori della Boston University School of Medicine. La ricerca, presentata nell’ambito del meeting annuale dell’American College of Rheumatology, ha riscontrato una probabilità maggiore di soffrire di gotta nelle pazienti che bevevano molte bibite ad alta percentuale di fruttosio.
Gli studiosi spiegano che negli ultimi anni, in coincidenza con l’aumento del consumo di soft drink e di fruttosio, negli USA si è registrato un incremento dei casi di gotta. La relazione è data dal fatto che
le bevande ricche di fruttosio possono aumentare i livelli sierici di acido urico e, quindi, il rischio di sviluppare la gotta, ma i dati su questa relazione sono limitati.
Il rischio maggiore per le donne che bevono questo genere di drink è stato valutato alla luce dello studio dei dati raccolti su un vasto campione di 78.906 donne in 22 anni di follow-up. Nel corso di questo lungo periodo di monitoraggio gli studiosi hanno registrato 778 nuovi casi di gotta. Le pazienti che consumavano almeno una porzione al giorno di soft drink avevano un rischio maggiore di insorgenza della malattia pari al 74%. Lo stesso non avveniva per chi consumava drink dietetici.
I nostri dati, spiegano i ricercatori, dimostrano che il fruttosio aumenta il rischio gotta tra le donne, sostenendo in tal modo l’importanza di ridurre l’assunzione di fruttosio. I medici dovrebbero essere consapevoli dei potenziali effetti di queste bevande sul rischio di sviluppare la malattia.
Riguardo invece alla riduzione del rischio, precedenti studi avevano dimostrato come il caffè avesse un ruolo potenzialmente preventivo nello sviluppo della gotta.
[Fonte: Agi Salute]