L’anoressia e la bulimia si possono sconfiggere: è di questo che parla il sorriso di Giulia, la ragazza che vedete nelle foto, testimonial di una campagna di sensibilizzazione. L’anoressia è considerata ancora una malattia silenziosa che si insinua nell’animo di adolescenti fragili. Un’immagine costante, ma che sta cambiando giorno dopo giorno. Lo confermano i dati diffusi a Milano in occasione della presentazione della nuova campagna di informazione promossa dall’Aba (l’Associazione per lo studio e la ricerca sull’anoressia, la bulimia, l’obesità e i disordini alimentari) per celebrare i suoi 20 anni di attività e di cui fa parte la foto di Giulia.
Il 5 % della popolazione italiana infatti soffre di disturbi del comportamento alimentare: circa 3 milioni di persone in tutto. La fascia d’età più colpita è quella tra i 12 ed i 25 anni, ma non sono pochi i casi in età pediatrica ed oltre i 40 anni. A questo proposito, si registra da qualche tempo un preoccupante trend in aumento. Lo stesso vale per i ragazzi, la popolazione maschile che nell’immaginario comune sembra essere ancora distante dalle realtà dell’anoressia e della bulimia. Niente di più sbagliato. Semplicemente soffrono in silenzio, con difficoltà chiedono aiuto.
Hanno imparato invece a farlo le donne. Non a caso la nuova campagna di sensibilizzazione è così titolata: “20 anni di ABA, 20 anni di guarigioni”. Nella home page del sito dell’associazione si legge:
“Il primo passo per uscire dalla malattia è vincere il senso di colpa e la vergogna per osare chiedere aiuto. Guarire da soli non è possibile. L’ABA è un luogo di cura, ascolto e conoscenza da vent’anni dove insieme ai terapeuti si ricompongono frammenti di vita. In ABA le persone sono considerate nella loro unicità, con storie e bisogni differenti ai quali non è possibile dare risposte preconfezionate”.
A tutti coloro che ancora non ce l’hanno fatta, ma anche a chi, con un sorriso vince ogni giorno la battaglia contro l’anoressia e la bulimia, sono dedicate le immagini diffuse in tutta Milano. Da notare: le dita a V indicano una vittoria e si ricollegano al tema dell’ultima campagna video presentata questa estate e sempre realizzata da Ogilvy per Aba.
[Foto e video: Aba-Ogilvy]