Proprio in questi giorni sono stati pubblicati sulla prestigiosa rivista Lancet i risultati di una colossale ricerca che ha riguardato quasi un milione di donne inglesi e chiamata
Million Women Study. I ricercatori della
Cancer Research UK Epidemiology Unit di Oxford si sono soffermati sul cancro dell’ovaio, ossia la quarta neoplasia in ordina di frequenza tra le donne inglesi.
Roberta Villa, giornalista di
Tempo Medico, ci informa che ogni anno ne vengono diagnosticati circa 6.700 nuovi casi che comportano ben 4.600 vittime.
Lo studio mette in guardia tutte le donne che in menopausa assumono ormoni in modo prolungato nel tempo, soprattutto dopo i primi quattro o cinque anni.
Da questo studio è emerso che il 40% delle forme di cancro diagnosticate in donne che assumevano ormoni da un tempo maggiore di quattro anni era rappresentato da tre forme di neoplasia: cancro al seno, alle ovaie all’endometrio. Nella popolazione di donne messa in luce dal presente studio l’incidenza totale di queste tre neoplasie tra le donne in terapia ormonale ha superato del 63% quella registrata tra chi non faceva uso di ormoni. Ripeto comunque che il dato inglese si riferisce a donne che fanno uso di ormoni da almeno cinque anni.
Tutte coloro che smettono di prenderli interrompono bruscamente il rischio e la loro aspettativa di vita è pari a quelle che non ne hanno mai fatto uso. Che dire in conclusione?
Non è il momento di mettere medaglie alla medicina naturale basata sui fitoestrogeni naturali,rimedi omeopatici, organoterapia, farmaci omotossicologici. Ma quello che mi fa più rabbia sono tutti quei luminari comparsi in programmi televisivi che difendevano questi ormoni quali garanzia per una sana e consapevole menopausa.
Ma il tempo è galantuomo e siamo certi che la verità riuscirà ad emergere , soprattutto per il bene della popolazione femminile.