Dermatite ai genitali maschili o femminili, quali possono essere le cause? La dermatite è un’infiammazione del derma, cioè della parte esterna della pelle. Questa si manifesta con eruzioni cutanee, rash di vario tipo, che alterano l’aspetto e la consistenza della cute stessa: a seconda della causa si può avere un arrossamento di una piccola area o di una più vasta, ispessimento, assottigliamento, la compresenza o la predominanza di screpolature, crosticine, bolle d’acqua o di pus, lesioni sanguinolente, macchie bianche o scure e/o prurito. Eruzioni cutanee si possono avere in qualunque parte del corpo ed essere più o meno fastidiose, ma quando si verificano nell’area dei genitali maschili o femminili possono essere particolarmente pericolose e non vanno trascurate. Ecco le cause più comuni e come riconoscerle.
Papillomavirus Umano
Hpv test, esame Dna al posto del Pap test
Addio al pap test? Sembra proprio di si, almeno in Piemonte dove le donne non saranno più sottoposte, entro il 2018, a questo esame specifico per verificare la presenza di tumori al collo dell’utero e all’apparato riproduttivo a favore di un esame del DNA in grado di riconoscere le cellule tumorali.
Michael Douglas, era affetto da cancro alla lingua
Michael Douglas non era affetto da cancro alla gola ma da un brutto cancro alla lingua. E’ questa la verità rivelata dall’attore stesso nel corso di una intervista radiofonica che finalmente mette fine a tutta una serie di speculazioni.
HPV: un uomo su due ce l’ha ma non tutti lo sanno
La metà degli uomini della popolazione mondiale potrebbe essere stato infettato dal papillomavirus umano o HPV, secondo un recente studio effettuato negli Stati Uniti. Nell’ambito della campagna sul vaccino per gli uomini, già consigliato per le ragazze e le giovani donne, alcune ricerche stanno portando alla luce dati molto preoccupanti.
L’infezione da HPV è meglio conosciuta come la causa primaria del cancro cervicale, il secondo tumore più comune nelle donne in tutto il mondo. Ma vari ceppi causano anche tumori anali, al pene, alla testa e al collo. Vaccinare gli uomini impedirebbe alcuni di questi tipi di cancro.
Vaccino HPV: funziona anche per gli uomini
Il vaccino per il papillomavirus umano (HPV) può prevenire il 90% dei condilomi genitali negli uomini quando somministrato prima dell’esposizione ai quattro ceppi di HPV contenuti nel vaccino, secondo un nuovo studio condotto dal H. Lee Moffitt Cancer Centre e dall’UCSF.
I quattro anni di trial clinici internazionali hanno rilevato un’efficacia in quasi il 66% nella popolazione generale dei giovani, indipendentemente da una precedente esposizione a questi ceppi, e forniscono i primi risultati sull’utilizzo del vaccino HPV negli uomini.
Pap Test: in Italia lo fanno 3 donne su 4
Pap test: fortunatamente ai giorni di oggi questo esame clinico non è più un illustre sconosciuto per il mondo femminile.
E’ infatti emerso che almeno 3 donne su 4 si sottopongono a questo efficace strumento di prevenzione del cancro al collo dell’utero. Fattore questo che ha portato ad una forte riduzione della mortalità relativa alla patologia.
Vaccino contro il papillomavirus: previene il cancro cervicale ma gli effetti collaterali non sono ancora chiari
La scorsa settimana l’FDA (l’agenzia per il farmaco americana) ha approvato due vaccini per prevenire le malattie sessualmente trasmesse e, in ultima analisi, diversi tipi di cancro, riaccendendo la polemica su un altro vaccino. Il primo di questi vaccini, approvato una settimana fa, è il Gardasil per i maschi, per prevenire le verruche genitali causate dal papillomavirus umano sessualmente trasmesso (HPV). La FDA aveva già approvato il Gardasil nel 2006 per le ragazze per prevenire l’infezione da HPV, la causa principale del cancro al collo dell’utero.
La FDA ha anche approvato un nuovo vaccino per le ragazze chiamato Cervarix, simile al Gardasil, raccomandato per le ragazze a partire dagli 11 anni. Ovviamente le obiezioni non mancano. La principale è che il vaccino contro l’HPV incoraggia la promiscuità sessuale e che l’HPV potrebbe essere evitato posticipando il sesso e restando monogami.
Evitare il sesso oggi, nel ventunesimo secolo, è un po’ come credere a Babbo Natale. Un buon 80% delle donne infettate da HPV al momento ha 50 anni. In pratica una bambina potrebbe anche rimanere casta, ma se non vaccinata, anche dopo il matrimonio avrebbe una buona probabilità di essere infettata. Inoltre il vaccino diminuisce la possibilità di contrarre il cancro cervicale, e questo, promiscuità o meno, lo possono contrarre tutte le donne.
Sempre più italiane affette dalla “Sindrome di Thelma e Louise”
Fare sesso senza precauzioni tra i 15 e i 24 anni è una cosa abbastanza comune, ma dovuta all’incoscienza giovanile. Farlo dopo i 40 anni significa voglia di libertà, e non è più un evento raro. Anzi, secondo una recente statistica sta diventando un caso sempre più diffuso.
Dalle delusioni dovute al partner che non le fa “sognare” più come una volta, alla routine quotidiana, al tradimento o peggio ancora al divorzio, le donne italiane over 40 non si fanno abbattere più come una volta, chiudendosi in sè stesse, ma hanno deciso di prendersi una rivincita sulla vita, lanciandosi in relazioni extraconiugali o occasionali, purtroppo spesso senza precauzioni.
Presentati i nuovi LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) del Sistema Sanitario Nazionale