L’Italia al primo posto per le cure utili a trattare l’infarto al miocardio, patologia in crescente crescita ma che nel Belpase, molto più che nel resto di Europa, conosce significativi miglioramenti.
infarto del miocardio
Trombosi, sintomi e rischi spesso sottovalutati
I rischi e i sintomi della trombosi sono spessi sottovalutati. Ed è per questo che in occasioni come quella odierna regalataci dalla Giornata Mondiale contro questa malattia è necessario fare il punto della situazione e chiamare in raccolta chi può fare la differenza.
I migliori ospedali italiani: come scegliere il reparto in base alla patologia
I migliori ospedali d’Italia: come scegliere il reparto adatto alle proprie patologie? Si può davvero scegliere l’assistenza sanitaria adeguata? Ora è possibile davvero, grazie ai dati raccolti dal Ministero della Salute e dall’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari e regionali, nell’ambito del “Programma nazionale Esiti” ed anticipati dalla rivista Focus.
Infarto, il servizio “Fast Track” per ridurre la mortalità
In caso di infarto, il ritardo può essere un fattore di rischio. Il 30% dei decessi, infatti, avviene fuori dall’ospedale e entro 1 ora dalla comparsa dei sintomi. La tempestività dell’intervento, perciò, è fondamentale per ridurre la mortalità. La Divisione di Cardiologia dell’Istituto Clinico Città Studi di Milano ha messo a punto un servizio innovativo, che si chiama “Fast Track”, che consente di evitare ritardi inutili e dannosi, by-passando il pronto soccorso e trasportando il paziente direttamente in sala di emodinamica.
Infarto: cosa provoca un attacco di cuore
L’inquinamento atmosferico provoca più attacchi di cuore della cocaina, dell’alcool, del caffè e dello sforzo fisico, affermano i ricercatori Università di Hasselt in Belgio. Sesso, rabbia, marijuana e le infezioni respiratorie possono provocare infarti del miocardio in diversa misura, ma l’inquinamento atmosferico, in particolare quello del traffico intenso, è il principale colpevole.
I risultati, pubblicati su Lancet, suggeriscono che fattori come l’aria inquinata devono essere presi più sul serio quando si osservano i rischi per il cuore, e dovrebbero essere messi nel gruppo dei maggiori fattori di rischio.
Ormoni sessuali espongono a rischio infarto gli uomini
Gli uomini sono più inclini a subire attacchi cardiaci e a morire d’infarto rispetto alle donne della stessa età.
La causa, secondo una recente ricerca degli scienziati dell’università di Leicester è da imputare agli ormoni sessuali.
I risultati dello studio effettuato dal dottor Maciej Tomaszewski e dal suo team spiegano come mai ci sia questo “svantaggio” che porta il sesso maschile ad essere più soggetto al rischio di infarto rispetto alle donne.
Si tratterebbe di una naturale predisposizione provocata dagli ormoni sessuali.