Dieta delle 12 ore, in cosa consiste

Dieta delle 12 ore per non prendere peso e rimanere in perfetta linea. L’ultima novità in campo di regime alimentare arriva dagli Stati Uniti, dove un gruppo di ricercatori ha condotto uno studio mirato a trovare un’arma utile per combattere obesità e chili in eccesso. Vediamo nel dettaglio in costa consiste questa dieta e se funziona per non accumulare peso.

Difficoltà con il jet lag? Arriva la terapia per sentirsi dall’altra parte del mondo come a casa

Migliaia di viaggiatori ogni anno sono costretti a “perdere” un paio di giorni di vacanza, o non essere in perfetta forma durante i primi tempi di un viaggio di lavoro, se volano da una parte all’altra del mondo. Il 75% dei viaggiatori infatti viene colpito dal fenomeno del jet lag, uno stato dovuto alla differenza di ciclo luce/buio che sfasa l’orologio biologico presente in tutti noi.

Ma a breve questo problema verrà risolto da delle aziende che si occupano proprio del recupero da jet lag. La British Airways, quella più coinvolta nei viaggi transoceanici, in collaborazione con la Sleep assessment and advisory service, ha sviluppato una sorta di sito-guida, il quale servirà per dare consigli personalizzati ai viaggiatori, perché i classici consigli dei medici non vanno bene per tutti. Ma l’aspetto più rivoluzionario è la cosiddetta “Jet Lag Therapy“.

Tasimelteon, dagli Stati Uniti arriva la pillola dei “Sogni d’oro”

Uomini d’affari e piloti d’aereo, in primis. Ma anche militari, sportivi, turisti, operai turnanti, studenti etc. drizzate le antenne: è in arrivo dagli Stati Uniti una pillola rivoluzionaria, che vi consentirà di “settare” l’orologio biologico sulla base delle vostre esigenze.

Si chiama Tasimelteon, ed è il prodotto di uno studio condotto dal “Brigham and Women’s Hospital di Boston” su un campione di 450 individui lievemente insonni. Il risultato, che promette di trasformare le abitudini umane, è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica “The Lancet”: nel corso delle sperimentazioni, si legge, i soggetti sono stati “costretti” ad addormentarsi con 5 ore di anticipo rispetto alle personali abitudini; parte (minoritaria) delle “cavie” assumendo una soluzione di acqua e zucchero (il cosiddetto placebo), parte con l’ausilio del sopracitato Tasimelteon, un concentrato di quell’ormone – la melatonina – alla base del nostro sonno.

Nottambulismo: dieci regole per imparare a dare il meglio di sè durante il giorno

Anche voi vi sentite irrimediabilmente fiacchi e svogliati durante tutta la giornata per poi trovarvi inspiegabilmente pieni di energia e voglia di fare verso sera? Poco male se siete barman o portieri di notte, un bel guaio invece se i vostri impegni lavorativi, o familiari, vi costringono comunque ad alzarvi presto al mattino.

In questo caso infatti sembra non abbiate altra scelta se non dare una bella regolata al vostro orologio biologico e fare in modo che il cervello si abitui a riposare la notte e a restare desto e attivo durante il giorno, così come accade, presumibilmente, alla gran parte di coloro che vi circondano. Se vi sembra un’impresa impossibile non disperate: ad aiutarvi ci penserà il decalogo stilato dall’esperta statunitense Nancy Collop, direttrice del Johns Hopkins Hospital Sleep Disorders Center di Baltimora.

Svegliarsi senza sveglia: solo il 3% ci riesce


Per svegliarti ci vogliono le cannonate? Tranquillo, è normale. A dirlo sono i numeri: secondo una ricerca, solo il 3% delle persone riescono a svegliarsi all’ora prefissata senza l’aiuto della sveglia. Lo studio sui meccanismi del risveglio, in corso al Laboratorio di Ricerca sul Sonno dell’Università di Firenze, ha fatto la conta dei fortunati e ha riscontrato che il 97% degli analizzati non ha la misteriosa facoltà di comandare al sonno, ossia di svegliarsi regolarmente a un’ora prefissata senza alcun aiuto esterno, umano o meccanico che sia.

Non solo. Rispetto a chi si sveglia con la sveglia, questi particolari individui escono dal sonno più facilmente e si sentono più riposati. Per studiare il meccanismo sonno-sveglia, l’équipe dello psicologo Piero Salzarulo ha analizzato comportamenti e abitudini del sonno di 1.144 studenti dell’ateneo fiorentino. Spiega Salzarulo

L’ora legale manda in tilt l’orologio biologico?

Abbiamo spostato un’ora in avanti le lancette dell’orologio e finalmente godremo di lunghe giornate piene di luce fino all’ultima domenica di ottobre. E’ arrivata infatti domenica notte l’ora legale, adottata ormai stabilmente in tutti i paesi dell’unione europea. Si tratta di un espediente che ci permetterà di sfruttare meglio la luce solare facendo in modo che le ore di attività diurne coincidano con quelle di luce, e che, soprattutto, ci farà risparmiare una quantità enorme di energia elettrica: oltre 80 milioni di euro.

Tuttavia, come è noto da tempo, alcune persone possono risentire negativamente del passaggio dall’ora solare all’ora legale accusando sonnolenza nelle ore diurne, irritabilità e insonnia. Il nostro cosiddetto orologio biologico ha infatti bisogno di un pò di tempo prima di abituarsi ai nuovi ritmi. Sembra però che l’impatto di questo cambiamento sia maggiore di quanto si creda comunemente. Lo studioso tedesco Till Roenneberg sostiene infatti che le ricadute negative dell’ora legale sulla normale regolazione delle nostre funzioni fisiologiche da parte dell’orologio biologico, e, quindi, sulla nostra salute, siano un fenomeno largamente sottovalutato.