Chi scrive su un blog per professione è a rischio infarto. A lanciare l’allarme è il New York Times secondo il quale fare i blogger nuoce gravemente alla salute. Mentre secondo recenti studi, dei quali noi stessi vi avevamo parlato, scrivere su un blog aiuta la vita di relazione, secondo quanto riportato dal prestigioso quotidiano è tutto il contario: scrivere su un blog non solo fa male ma può addirittura uccidere. Ma c’è di più: per i blogger, professionisti, ma non solo, è in agguato la dipendenza da internet e l’estraneamento dal mondo fatto di relazioni con persone in carne ed ossa. Altro che miglioramento della vita di relazione!
Non ci sono ancora evidenze scientifiche (per fortuna) che pongano in relazione l’attività di blogging con l’infarto, e il New York Times non presenta dati statistici ma si limita a raccontare la storia di due blogger morti recentemente a causa di patologie cardiache: il sessantenne Russel Shaw, deceduto in Florida, e il collega Marc Orchant, al quale la stessa sorte è toccata a 50 anni. E’ invece sopravvissuto il quarantunenne Om Malik (chissà se poi ha cambiato lavoro!?)
Secondo il quotidiano statunitense piuttosto, quella dei blogger rappresenta una categoria di lavoratori a rischio: sono esposti all’insorgenza di tutte le innumerevoli patologie legate allo stress, e soggetti a perdita o aumento di peso, così come a problemi di insonnia. A danneggiare la salute del blogger non solo le lunghe ore passate davanti al computer, spesso anche di notte, ma anche l’ansia, l’alimentazione scorretta e i troppi caffè. In effetti anche chi scrive non ha un bel colorito e beve troppi caffè, ma per parafrasare Micheal Arrington, uno dei blogger più famosi al mondo e papà di Techcrunch: anche noi “Non siamo ancora morti (anche se finiremo preso in ospedale con l’esaurimento nervoso)”!