Oggi vi parliamo di stitichezza ed enterogermina, sollecitati da uno di voi, un lettore che ci ha posto un quesito:
“per quanto tempo bisogna assumere il prodotto in questione?”
Purtroppo, il nostro amico non ha ricevuto risposte soddisfacenti dal suo medico e dal farmacista. Di fatto, neppure sul foglietto illustrativo esiste un numero di giorni specifico. Abbiamo deciso quindi, di chiedere aiuto ad uno specialista, il Prof. Sergio Morini Primario del reparto di Gastroenterologia dell’Ospedale Nuovo Regina Margherita di Roma, già Presidente dell’Associazione Italiana Gastroenterologi Ospedalieri:
Considerato che non stiamo consigliando terapie o facendo diagnosi a distanza, ma solo rispondendo ad un lecito dubbio, per quanto tempo va presa l’enterogermina?
“Il nostro amico non ha trovato un’adeguata risposta perché effettivamente non esiste un’indicazione che sia valida sempre e per tutti. I probiotici, hanno un significato solo nel momento in cui esiste una situazione intestinale anomala. Laddove cioè si è verificata un’alterazione della flora batterica.
Questo capita in presenza di gastroenteriti, quando ci sono intossicazioni, alterazioni della normale dieta, un qualunque problema immunitario che abbatte le difese intestinali, o soprattutto se si usano antibiotici.
In genere comunque, in 5 o 6 giorni tutto torna nella norma. Volendo quindi stabilire un numero di giorni per la terapia possiamo dare questa indicazione. Oltre non è necessario”.
Ma può essere pericoloso?
“Non è grave assumere prodotti di questo tipo per più giorni, non succede nulla. Ma non serve a compensare delle carenze, bensì solo a ripristinare una situazione precedente. Quindi oltre quei giorni è inutile. Per essere più chiari: la nostra flora intestinale è come un’impronta digitale. Ognuno ha la sua, che racconta stili di vita ed alimentazione.
Solitamente una dieta alimentare corretta ed equilibrata può compensare da sola le alterazioni intestinali. I ceppi di batteri “buoni” che sono presenti nell’enterogermina, però possono non esserci ed ecco che serve una aggiunta, ma solo come ausilio per prevenire l’arrivo di ceppi più aggressivi, e non per combatterli o eliminarli.
Questo anche per dire che i probiotici sono diversi e non tutti vanno bene per ogni persona. Per il resto, è molto rilevante il cosiddetto effetto placebo”.
Il nostro lettore soffre di stitichezza (o stipsi ostinata) da molto tempo, è un sintomo che può nascondere qualcosa di importante?
“La stitichezza è provocata da fattori diversi. Ricercare la causa vera e propria è possibile, grazie a metodiche vecchie e nuove, non necessariamente invasive. Ma in generale la stipsi non è un sintomo di qualcosa di pericoloso.
Ciò che deve allarmare è invece un cambiamento improvviso delle abitudini intestinali. Chi ad esempio evacua con regolarità e all’improvviso manifesta diarrea o stitichezza che perdura nel tempo, deve farsi controllare.
O anche se accade il contrario, cioè se uno stitico inizia improvvisamente a soffrire di diarrea”.
Torneremo sicuramente sull’argomento, ma nel frattempo vorrei segnalarvi che se avete dei dubbi o volete maggiori informazioni riguardo una tecnica diagnostica o operatoria, o qualunque altra indicazione sullo star bene, siamo a vostra disposizione. Basta mandarci una mail all’indirizzo [email protected] .
Ricordatevi solo che non facciamo diagnosi a distanza e dovete diffidare di chi lo fa. Né voi dovrete prendere decisioni senza aver consultato uno specialista direttamente.