La dipendenza da nicotina fa parte del nostro patrimonio genetico. Speriamo che questo non diventi un alibi per i fumatori più accaniti, quelli che proprio non vogliono saperne di smettere col vizio delle bionde più inaffidabili, ma sembra proprio che anche la nociva abitudine del tabagismo affondi le proprie radici nella genetica. Sarebbe presente infatti, nel DNA dei fumatori, una modificazione dei geni Chrna3, Chrna5 e Chrnb4. La scoperta è frutto di uno studio, finanziato dall’Unione Europea, che ha visto il coinvolgimento di un gran numero si studiosi e istituzioni scientifiche coordinati dal noto scienziato islandese Kari Stefansson.
I risultati, che confermano quanto già si sospettava da oltre quarantanni, sono stati pubblicati sulle riviste scientifiche Nature e Nature Genetics. La modificazione dei geni in questione riguarderebbe comunque soprattutto i forti fumatori, mentre sarebbe meno comune in coloro che fumano con più moderazione. Per i primi la predisposizione genetica implicherebbe tanto una maggiore facilità a “prendere il vizio”, quanto grandissime difficoltà, se non l’impossibilità, a smettere. Gli scienziati avrebbero individuato inoltre una correlazione fra la modificazione di questi geni e lo sviluppo di patologie, come il cancro ai polmoni, legate al fumo di sigaretta. Quello che gli esperti vogliono scoprire adesso è perchè alcuni fumatori sviluppano simili patologie, mentre altri no. Capire il funzionamento di questi geni modificati dovrebbe aiutare inoltre a mettere a punto strategie efficaci per smettere di fumare.
E le reazioni dei fumatori alla notizia? Si rimetterranno nelle mani della scienza sperando che da questa arrivi una soluzione che li liberi definitivamente dalla schiavitù delle sigarette, oppure utilizzeranno l’alibi della genetica per giustificare la loro incrollabile volontà di continuare a fumare, nonostante siano avvertiti dei rischi che corrono? Mentre gli scienziati sono al lavoro sarebbe meglio invece, secondo noi, provare a smettere comunque o almeno fare un tentativo.