Tumore al polmone: il big killer per eccellenza può essere scovato ed operato precocemente grazie alla Tac a spirale, un’indagine diagnostica rapida e semplice. Non è una ipotesi scientifica, ma il risultato dello studio Cosmos, sulla diagnosi precoce dei tumori ai polmoni presentato ieri allo Ieo, Istituto Europeo di Oncologia. Il Prof. Umberto Veronesi ha parlato di “svolta epocale” nella lotta a questo tipo di cancro che caratterizza i fumatori, ma non solo loro. Tale tac potrà diventare un vero esame salvavita, esattamente come la mammografia per il tumore al seno.
“Non sarebbe etico non offrire alla popolazione a rischio, come i tabagisti, un esame del genere. Tutte le strategie e le politiche sanitarie dovranno cambiare”, ha spiegato l’ex Ministro per la Salute.
Lo studio Cosmos rappresenta la più grande indagine scientifica europea di questo tipo, l’unico al mondo che ha tenuto sotto controllo i volontari partecipanti per 10 anni. Ha spiegato come, il coordinatore di questo lavoro, il Prof. Massimo Bellomi, Direttore della Divisione di Radiologia dello IEO e Professore dell’Università degli Studi di Milano. ”
Abbiamo seguito circa 6000 volontari per un decennio, tutti ultracinquantenni forti fumatori o ex fumatori, che per almeno 20 anni avevano fumato un pacchetto di sigarette al giorno. Abbiamo fatto eseguire loro una tac a spirale a basso dosaggio di radiazione ogni 12 mesi. In tutto con 40.000 tac di questo tipo abbiamo diagnosticato 297 carcinomi polmonari che nel 75% erano allo stato iniziale”.
Da qui un’alta percentuale di sopravvivenza. Per dirla coi numeri: attualmente, senza la diagnosi precoce il 70% dei tumori ai polmoni si scopre tardi, spesso non si può neppure tentare un intervento chirurgico ed il tasso di guarigione rimane sotto il 15%. Con lo screening attraverso la tac a spirale più dell’80% dei pazienti è stato operato con successo e la percentuale di sopravvivenza a 5 e 10 anni dal tumore è salita al 70%. La conferma a tutto ciò arriva (ulteriormente) dal confronto con una ricerca pubblicata in questi giorni dal National Cancer Institute americano. Le conclusioni sono le stesse: la tac a spirale a basso dosaggio e senza sostanze di contrasto, quale strumento di diagnosi precoce può ridurre la mortalità per cancro al polmone del 20%. La scienza ha fatto il suo passo avanti ora, come ha evidenziato Veronesi, spetta alla politica sanitaria.
[Fonte: Libero-news]