L’Influenza A, o Suina o Virus H1N1/A è un capitolo chiuso! Lo ha dichiarato nei giorni scorsi Margaret Chan, direttore generale dell’OMS, spiegando che non si può più parlare di pandemia perché non esistono più focolai estesi in ogni parte del globo.
Questo non significa che non assisteremo più a contagi di questo tipo, ma solo che non si potrà più parlare di emergenza sanitaria planetaria. Ci troviamo in una fase definita “post-pandemica”. Potrà tornare a colpire, magari leggermente modificata, ma difficilmente creerà le ansie ed il panico di questo periodo.
L’ influenza suina ha ufficialmente ucciso 18.449 persone in 214 diversi paesi da quando è stata individuata in Messico.
Dico “ufficialmente” perché si tratta di statistiche verificate con esami di laboratorio specifici, ma sappiamo che in alcune aree geografiche (vedi l’Africa o l’Asia) parecchi decessi non sono neppure stati segnalati.
Allo stato attuale delle cose, non è stata più pericolosa, mortale o aggressiva della classica influenza stagionale annuale. Sono passati circa 18 mesi tra polemiche e dubbi.
Se non c’è più il rischio della pandemia, occorre valutare gli effetti collaterali del pandemonio che si è creato intorno all’opportunità della vaccinazione.
Forse la situazione sarebbe stata peggiore se non ci fosse stato il famoso allarme a “livello 6”. O forse, con i soldi spesi sarebbe stato possibile salvare altre vite, magari di chi nei paesi del terzo mondo muore ancora di dissenteria.
E’ troppo presto per dire o giudicare. Il pericolo vero è che se ci fosse un altro allarme, molti non farebbero più il vaccino consigliato. E magari il nuovo virus potrebbe essere davvero pericoloso.
L’Oms e le istituzioni preposte alla salute pubblica dovranno impegnarsi per rimediare alla fiducia persa.
Nel frattempo è stata sciolta la prognosi dell’uomo di 53 anni ricoverato ad Ancona al suo rientro dall’India dove era stato contagiato dal virus H1N1 e poi trasferito a Monza in condizioni critiche.
Il ministero della Salute ha anche diramato le raccomandazioni per le vaccinazioni dell’influenza stagionale prevista nei prossimi mesi. La campagna vaccinale inizierà con un mese d’anticipo, il 1° Ottobre, per le categorie a rischio: anziani, bambini con malattie croniche e personale medico-sanitario.
Il nuovo farmaco comprende tre diversi ceppi virali compreso quello dell’influenza A.
[Fonte: Corriere.it]