Da gennaio 2008 le bambine che sono nate nel 1996 e che avranno compiuto dodici anni entro i dodici mesi successivi al dodicesimo anno di età, avranno la possibilità di effettuare gratuitamente la vaccinazione contro il Papillomavirus Umano (HPV). Si tratta di circa 280.000 ragazze.
Ma la vaccinazione è consigliata anche a tutte le giovani donne tra i 12 e i 25 anni. Loro potranno effettuare la vaccinazione individualmente e acquistando (a proprie spese) il vaccino in farmacia.
Il vaccino per prevenire il papillomavirus si chiama Gardasil. L’accertamento sulla sua efficacia è stato effettuato su donne tra i 16 e i 26 anni, mentre l’accertamento della sua immunogenicità è stato confermato su bambini e adolescenti tra i 9 e i 15 anni. La sua efficacia sui maschi non è stata valutata.
La quasi totalità (oltre il 98%) dei tumori del collo dell’utero sono causati dall’HPV. Solo una piccola parte delle infezioni da HPV è tuttavia destinata, se non trattata, a causare un cancro. I tipi di virus del papilloma umano che possono infettare le mucose genitali possono venir suddivisi in HPV a basso rischio (6, 11, 42, 43, 44) e HPV ad alto rischio (16, 18, 31, 33, 35, 39, 45, 51, 52, 56, 58, 59, 68).
Il Gardasil serve a prevenire sia la displasia (CIN 2/3) di grado elevato che il carcinoma del collo dell’utero, le gravi lesioni displastiche della vulva (VIN 2/3) e quelle genitali esterne, chiamate condilomi acuminati, provocate dal Papillomavirus Umano di tipo 6, 11, 16 e 18.
Però bisogna dire che l’efficacia del vaccino Gardasil è certa contro quattro tipi di papillomavirus che per la maggior parte colpisce il collo dell’utero e i condilomi genitali, ma non non ci sono ancora studi pubblicati sulla protezione che il Gardasil può offrire contro un’altra dozzina di sierotipi di HPV che sono associati, invece, al tumore della cervice.
Inoltre è bene diffondere la consapevolezza che il vaccino Gardasil non ha anche una funzione terapeutica, cioè non è in grado di curare e guarire coloro che sono già affetti dal papillomavirus umano.
Il vaccino contro il papillomavirus umano rappresenta una conquista medica che potrebbe in futuro salvare migliaia di vite ogni anno nel mondo, ma non è la soluzione perfetta al problema cancro della cervice (anzi, c’è anche chi è di parere completamente opposto).
Ma proprio perché questo vaccino è una grande e nuova scoperta medica contro il papillomavirus umano, porta con se le caratteristiche dei medicinali di nuovo conio: ci sono ancora domande aperte circa la sicurezza del vaccino e la sua efficacia oltre i 5 anni, specialmente per le ragazze di 11 e 12 anni, individuate come gruppo target per la vaccinazione da parte delle Autorità sanitarie.tutti i suoi benefici e i suoi rischi non possono essere detti ancora completamente noti. Perciò bisogna essere cauti nel suo impiego. Le donne, anche dopo la vaccinazione, continueranno ad essere esposte ad un certo rischio di insorgenza di tumore.
Pertanto, è importante che continuino a sottoporsi regolarmente al PAP test e a prendere precauzioni contro le malattie sessualmente trasmesse.
In conclusione si può affermare che il nuovo vaccino contro il papillomavirus umano sembra avere grandi potenzialità, ma considerate le molte domande ancora senza risposta circa la sua efficacia e la sua sicurezza, l’Harvard Women’s Health Watch suggerisce che la vaccinazione dovrebbe rappresentare una scelta individuale.