No agli occhiali 3D per i bambini minori di 6 anni. Utilizzo dei medesimi limitato al tempo del solo spettacolo cinematografico anche per gli adulti. Ripristino dell’intervallo di 15 minuti tra un tempo e l’altro. Soprattutto distribuzione agli spettatori di occhiali monouso.
Questo il succo della circolare che il Ministro per la Salute Ferruccio Fazio ha spedito agli organi competenti: esercenti delle sale cinematografiche, Dipartimenti di prevenzione delle Asl ed al comando dei Carabinieri per la tutela della Salute (NAS), nonché per conoscenza all’Iss.
La lettera fa riferimento alle indicazioni del Consiglio Superiore di Sanità a cui era stata richiesta opinione al riguardo. Nella circolare c’è scritto quanto segue:
“…Dalla letteratura scientifica internazionale non emergono elementi probanti l’ipotesi che durante la visione stereoscopica di un filmato si costringerebbe l’ occhio ed il cervello ad elaborare informazioni in modo innaturale…Non esistono controindicazioni cliniche all’ utilizzo di occhiali 3D”.
Tuttavia il Consiglio ha rilevato disturbi leggeri e transitori nei bambini piccoli (nausea ed emicrania) in quanto la visione binoculare non sarebbe ancora presente o non del tutto consolidata oppure perché possono sussistere difetti della vista.
Stessi problemi anche per gli adulti se sottoposti ad una visione prolungata nel tempo. La Sio (Società Italiana di Oftalmologia), parla di inutile allarmismo: di fatto questi occhiali sono usati da decenni nei cinema e non hanno mai provocato danni alla vista.
Anzi, addirittura i bimbi di 3 anni hanno una capacità automatica di messa a fuoco maggiore rispetto agli adulti ed una esperienza similare potrebbe rilevare disturbi visivi latenti. Una sorta di test per vedere se necessitano di una visita oculistica. L’importante per grandi e piccini è non fare un abuso. Altro punto fondamentale è invece quello sull’ utilizzo di occhiali monouso.
L’indicazione sarebbe rivolta alla prevenzione di infezioni batteriche e virali derivanti da un’utilizzazione multiuso degli stessi. Allora, eccesso di sicurezza o meno l’importante è non perdere l’ amore per il Cinema.