L’obesità è una patologia grave che può e deve essere curata con ogni mezzo. Dopo il fallimento di diete ed altre terapie tradizionali e controllate, l’ultima spiaggia consiste nella chirurgia bariatrica, ovvero in quell’insieme di tecniche operatorie che hanno come scopo la riduzione del peso corporeo. Questo tipo di trattamento non va però considerato come una risoluzione estetica: in realtà si tratta di una terapia salvavita! Le complicanze dell’obesità, tra diabete, ipertensione, rischi oncologici e cardiovascolari, possono infatti essere molto gravi.
Non tutti però possono sottoporsi a questi tipi di intervento chirurgico. Sono state infatti tracciate e vengono regolarmente seguite alcune linee guida sulla chirurgia bariatrica. Nel documento, oltre a evidenziare chi può essere sottoposto al trattamento, si indica anche quali categorie di pazienti ne devono essere escluse e perché, nonostante un’obesità grave.
Ecco quali sono le controindicazioni alla chirurgia bariatrica:
1. Assenza di un periodo di trattamento medico verificabile: ovvero, vanno accertate prima altre possibilità terapeutiche come una seria dieta in un regime alimentare controllato ed abbinato ad un minimo di attività motoria.
2. Incapacità a partecipare ad un prolungato protocollo di follow-up.
3. Malattie psichiatriche: disordini psicotici, depressione grave, disturbi della personalità e del comportamento alimentare (bulimia nervosa) riconosciuti da uno psichiatra esperto.
4. Alcolismo e tossicodipendenza.
5. Patologie correlate a ridotta spettanza di vita.
6. Obesità secondaria a causa endocrina suscettibile di trattamento specifico.
7. Rischio operatorio molto alto ad esempio in caso di allergia al farmaco per l’anestesia.
8. Incapacità a prendersi cura di se stessi. Il post operatorio può essere in taluni casi complesso. Nel caso di interventi finalizzati ad esempio alla riduzione dell’assorbimento del cibo, è necessario assumere con regolarità integratori alimentari e farmaci. Questo per minimizzare gli effetti dello scarso assorbimento non solo di grassi, ma anche di ferro o calcio (per fare qualche esempio), che possono condurre ad anemia o osteoporosi.
Esistono infine controindicazioni anche riguardo all’età: possono cioè essere sottoposti a chirurgia bariatrica per curare l’obesità grave solo persone di età compresa tra i 18 ed i 60 anni. Di recente sono comunque state stabilite delle linee guida anche per gli adolescenti in particolari stati di salute che andranno valutati da pediatri e psichiatri esperti per calcolare il giusto rischio/beneficio.
[Fonte: Sicob]