La paura della nube radioattiva e nello specifico dei rischi per la salute delle radiazioni rischia di produrre danni ben più gravi di quelli costituiti da livelli irrisori di contaminazione atmosferica. Valori che, a detta di molti esperti, vengono sì rilevati nel corso del monitoraggio ma solo perché le agenzie preposte al controllo sono in possesso di apparecchiature sofisticate che riescono a catturare anche le percentuali più irrisorie, prive di rischi per l’uomo.
Spaventati e indifesi di fronte al pericolo, più o meno reale ma sempre avvertito come tangibile, che ci circonda, il rischio è di lasciarsi prendere dal panico ed affidarsi a soluzioni improbabili pur di non farsi trovare impreparati. La più deleteria, quella che preoccupa maggiormente le autorità sanitarie in queste ore, è l’abuso di farmaci anti-radiazioni.
L’allarme viene dall’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, in allerta per un sospettoso incremento dell’acquisto di farmaci che hanno lo scopo di proteggere la tiroide in caso di esposizione alle radiazioni. Solo in quel caso, attenzione, sono utili. Ma usarli senza una ragione apparente, a titolo per così dire preventivo, è assolutamente inutile oltre che insensato e controproducente e, avvertono gli esperti, molto pericoloso per l’impatto sull’organismo.
Gli italiani sono il popolo europeo più sensibile alle psicosi. La paura della contaminazione dei cibi e del passaggio della nube radioattiva dilaga. Per sentirsi al sicuro si fa incetta di farmaci. L’OMS ha denunciato, nello specifico, un aumento vertiginoso della domanda di ioduro di potassio proprio in questi giorni. Gli esperti mettono in guardia dai rischi derivanti dall’abuso di questo farmaco. Il monito arriva dal portavoce dell’OMS Gregory Hartl, che avverte:
Non si tratta di un medicinale di automedicazione e si possono provocare gravi danni alla salute se viene assunto in assenza di esposizione alle radiazioni.
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