Calendario 2012. Questo di cui vi parlo è secondo me il più bello. Ha un titolo emblematico: “Le donne che vincono” ed è stato realizzato dall’ANMIL (Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi del Lavoro), l’INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro) e Miss Italia. E’ particolare, perché è autobiografico: 12 donne mese per mese si raccontano in poche ma intensissime righe, spiegando cosa ha cambiato per sempre la loro vita e come sono riuscite a risalire la china, a vincere contro il dolore e la mutilazione di un incidente sul lavoro. Una sofferenza non solo fisica, ma anche soprattutto psicologica, di discriminazione, di accettazione di un corpo mutilato.
E qui forse l’intuizione migliore per questo calendario, al fianco delle donne lavoratrici, nelle foto splendide di Tiziana Luxardo altrettante Miss. Giovani, ma sensibili ad un messaggio comune: la bellezza è un qualcosa che nasce dalla forza e dall’autostima, quella che le lavoratrici hanno riscoperto dopo l’infortunio, insieme alla propria sensualità, femminilità che pensavano di aver perso, ad esempio sotto una pressa, insieme alla mano e al braccio. E’ la storia di Siria, 48 anni, in foto per il mese di Maggio insieme a Mara Dall’Armellina Miss Cinema Veribel 2011, che scrive:
“È stato un fusibile a cambiare la mia vita. Quell’orario 6-14 che mi consentiva di stare il pomeriggio con la mia bambina mi aveva convinta a lavorare alla pressa, anche se di quella macchina avevo paura. Tutti dovrebbero sapere che prima di utilizzare una macchina bisogna conoscerla bene; bisogna pretendere che sia revisionata; ……17 anni fa …ero addetta ad una pressa che, da molti anni, restava operativa per 16 ore consecutive al giorno. Aveva sempre avuto un piccolo difetto: tra una tomaia e l’altra bisognava rimuovere con la mano un residuo di scarto che da solo non riusciva a staccarsi. Una manovra sicura – almeno pensavo – visto che per farla e per riavviare la macchina dovevo azionare con le mie mani un comando.
Ma quel giorno si verificò un guasto senza alcun preavviso e mi sono accorta troppo tardi che la pressa si stava chiudendo senza aspettare il mio comando. Ha stritolato la tomaia, il residuo di scarto e anche il mio braccio. Mentre ero in ospedale il mio contratto è scaduto; la mia bambina aveva sei mesi e la mia mano era stata amputata.
Con tanta forza di volontà da parte mia e l’aiuto di mio marito e di tutti i miei cari mi sono risollevata e ho deciso di avere un secondo figlio. Il lavoro mi manca e non riesco ancora a trovarlo. È stata dura sin dal primo istante: ricominciare, cambiare, riadattare la propria esistenza, superare i momenti di sconforto… ma questa è la mia vita e qualsiasi cosa accada voglio godermela fino in fondo.”
Splendide parole, comprensive di consigli. Perché il calendario vuole essere anche e soprattutto un mezzo per informare circa la prevenzione degli infortuni sul lavoro e così insieme alle storie di donne, mese dopo mese è possibile trovare una scheda tecnica circa le modalità e le norme per evitare la folgorazione, l’utilizzo delle presse, il contatto con macchinari in movimento ecc.
Nel 2010 L’Inail ha contato 245.000 infortuni sul lavoro per le donne, con 80 eventi mortali. Potrete consultare l’intero Calendario 2012 sul sito dell’ANMIL.
Foto: Anmil