Che fumare fosse nocivo per le future mamme e i futuri papà era cosa nota da tempo, a non essere ancora chiari erano invece gli effetti del fumo passivo su chi non dipende dalle bionde ma ha costantemente vicino persone, parenti, conoscenti o amici che siano, che alle sigarette non riescono a rinunciare nemmeno per rispettare la salute altrui.
A far luce sui danni da fumo passivo sulla fertilità femminile è un recente studio americano condotto da un team di ricercatori della University of Rochester (Usa) e pubblicato sulla rivista Tobacco Control.
A quanto risulta dai dati raccolti dagli studiosi su un campione di 4.800 donne non fumatrici, essere esposte a fumo passivo comporta un aumento del rischio di aborti spontanei e infertilità pari al 68%.
Per subire danni e compromettere le possibilità di un concepimento che vada a buon fine è sufficiente un’esposizione al fumo passivo di sei o più ore al giorno.
Ben il 40% delle donne esaminate che erano a contatto con fumatori per molte ore al giorno ha avuto problemi di fertilità e/o uno o più aborti spontanei.
Sono percentuali di rischio molto alte che fanno riflettere e forse anche tirare un sospiro di sollievo per esserci liberati dal fumo passivo, almeno nei luoghi pubblici dove è proibito dalla legge.
Tuttavia, le probabilità di subire conseguenze dal vizio altrui restano negli ambienti familiari e tra le mura domestiche. Serate tra amici in cui le stanze sembrano la Val Padana, impregnate di fumo, o ancora genitori fumatori che continuano ad accendersi sigarette anche in presenza dei figli, sono le classiche situazioni a rischio. Sembra, infatti, che si registrino problemi di infertilità anche se l’esposizione al fumo passivo è avvenuta nella prima infanzia.
Vale a dire, care mamme e cari papà, che se fumate in presenza delle vostre bambine una volta adulte potrebbero avere difficoltà a concepire un figlio e correre un rischio maggiore di un aborto spontaneo. Vale ancora la pena di fumare?
[Fonte: Ansa]