Una nuova ricerca effettuata da un team di studiosi di Singapore in collaborazione con un’equipe di scienziati statunitensi ha fornito ulteriori prove dell’importanza per la salute dell’organismo di dormire bene. Poche o troppe ore di sonno possono essere infatti dannose per il cuore. I ricercatori hanno inoltre osservato che il diabete e l’ipertensione possono contribuire ad accentuare ulteriormente questo tipo di connessione.
Gli studiosi, guidati dal dottor Anoop Shankar della West Virginia School of Medicine di Morgantown, hanno esaminato ben 58.044 uomini e donne di 45 anni di età o più anziani, che non soffrivano di malattie cardiache.
Ebbene, coloro che solitamente dormivano cinque ore o meno di cinque ore, e quelli che dormivano più di nove ore, hanno riportato significative e maggiori probabilità di morire di malattie cardiovascolari negli anni seguenti, rispetto ai pazienti che dormivano sette-otto ore a notte.
Questi risultati contraddicono in parte altri studi che suggerivano al contrario come le persone che dormivano più a lungo avessero maggiori rischi di soffrire di disturbi cardiaci.
Esattamente, il gruppo di persone che dormiva meno di cinque ore a notte aveva il 57% in più di probabilità di morire di malattie cardiache, mentre per le persone che dormivano nove o più ore la percentuale di rischio sale al 79%.
Se è vero che dormire troppo fa male al cuore, è altresì provato che riposare soltanto per poche ore a notte è altrettanto nocivo. L’ideale sarebbe, dunque, non eccedere ma nemmeno farsi mancare il riposo.
Gli studiosi hanno tuttavia dimostrato come in molti pazienti i problemi di sonno fossero una conseguenza di altre patologie, come diabete e ipertensione. Dunque una serie di fattori che farebbero dormire male e renderebbero più esposti alle malattie cardiovascolari proprio i diabetici e gli ipertesi, tra i soggetti risultati maggiormente a rischio nello studio. La ricerca è stata pubblicata sulla rivista di divulgazione scientifica American Journal of Epidemiology.