Il caffè, l’oro nero degli italiani, aiuta a prevenire le malattie. Non sono pochi i benefici della terza bevanda più consumata al mondo dopo acqua e vino: gli antiossidanti di cui è ricco forniscono uno scudo contro i radicali liberi.
In pochi sapranno che una tazzina di caffè contiene, infatti, più sostanze antiossidanti del vino rosso, del tè verde, del succo d’arancia, del cioccolato, del pomodoro o della lattuga.
Consumarlo tre volte al giorno, che sia decaffeinato, espresso o americano, aiuta a prevenire il diabete di tipo B, il Parkinson e le malattie epatiche.
Consumarlo tre volte al giorno, che sia decaffeinato, espresso o americano, aiuta a prevenire il diabete di tipo B, il Parkinson e le malattie epatiche.
Aiuta, inoltre, nello sviluppare le capacità di memoria e nell’apprendimento, dal momento che la caffeina costituisce un valido aiuto contro il decadimento cognitivo legato all’età.
Finora, però, la caffeina era sempre stata additata come una nemica del sistema nervoso, come tutte le sostanze eccitanti.
A far cambiare opinione è stato un recente studio svolto dalla Nutrition Foundation of Italy (Nfi)-Centro studi dell’alimentazione.
Francesco Visioli della Nfi, nel corso della presentazione della ricerca, ha così esplicato i risultati:
Finora, però, la caffeina era sempre stata additata come una nemica del sistema nervoso, come tutte le sostanze eccitanti.
A far cambiare opinione è stato un recente studio svolto dalla Nutrition Foundation of Italy (Nfi)-Centro studi dell’alimentazione.
Francesco Visioli della Nfi, nel corso della presentazione della ricerca, ha così esplicato i risultati:
Parlando di caffè si pensa alla caffeina, ma la sua componente più abbondante sono i polifenoli, e in particolare gli acidi clorogenici, presenti esclusivamente in questa bevanda. Si parla tanto delle doti antiossidanti di frutta e verdura, vino, soia e tè verde, ma non si sa che il caffè è la prima fonte di antiossidanti, per livelli di consumo e per concentrazione di polifenoli.
Andrea Poli, direttore scientifico della Nfi, ha poi aggiunto:
Proprio dal caffè, consumato da milioni di persone in tutto il mondo, riparte la scommessa della medicina sulle virtù degli antiossidanti assunti con la dieta, dopo il fallimento dei trial clinci che hanno indagato i possibili effetti delle vitamine E e C, di beta-carotene e selenio.
D’ora in avanti potremo dunque concederci il lusso di una tazzina di caffè in più al giorno, senza sensi di colpa e rimorsi inutili: il caffè fa bene. Da quanto tempo volevamo sentircelo dire! Una bella notizia, soprattutto per noi italiani, che lo consideriamo un piacere insostituibile, nonchè un vero proprio rito legato alla socialità.
[Fonte: www.adnkronos.it]