Spesso gli antibiotici si usano molto e male. Quando si hanno in casa delle confezioni di medicinali utilizzate per curare vecchie malattie, e poi non terminate, si finisce per utilizzarle in maniera inappropriata, improvvisandosi medici.
In questo modo molte malattie diventano immuni agli antibiotici, perchè il fisico assuefatto non reagisce più come dovrebbe, trasformando un medicinale in un veleno che peggiora soltanto le cose. Per questo motivo, e per una corretta informazione al cittadino, domani 18 Novembre in tutti i Paesi dell’Unione Europea si terrà la “Giornata Europea per gli antibiotici“, organizzata dai vari Ministeri della Salute.
In Italia questa giornata sarà organizzata dall’Aifa (Agenzia Italiana del Farmaco) e dall’Iss (Istituto Superiore della Sanità), che hanno presentato una campagna intitolata “Antibiotici sì, ma con cautela“, per informare i cittadini sul corretto uso dei medicinali, quando vanno presi e quando no, e soprattutto l’importanza di rivolgersi al medico prima di assumere qualsiasi farmaco. Altro punto sottolineato da quest’iniziativa è l’importanza di non interrompere o modificare l’assunzione di un farmaco se non prescritto espressamente da un medico.
I mezzi di comunicazione per raggiungere quanta più gente possibile sono i classici (pubblicità su riviste, televisioni e radio), ma anche una massiccia campagna via web, per informare i giovani che molto spesso sono i primi ad abusare dei farmaci. L’Aifa mette a disposizione anche un numero verde (800-571661) per tutti coloro che vogliono ulteriori informazioni o vogliono porre quesiti sull’assunzione di determinati antibiotici. L’obiettivo finale è di ridurre quanto più possibile la resistenza dei batteri agli antibiotici che in alcune regioni del mondo, ma purtroppo anche in Italia, stanno prendendo il sopravvento. Basti pensare che i batteri della tubercolosi hanno raggiunto il 90% di antibioticoresistenza e alcuni ceppi sono arrivati a resistere a tutti i 100 antibiotici che la scienza mette a disposizione per debellarli. Un modo per dare una mano alla scienza, e anche a noi stessi, non è combatterlo a suon di antibiotici, ma principalmente imparando ad usarli.