Solitamente è il sesso femminile ad essere attratto maggiormente dallo shopping, ma ultimamente questa tendenza sta incominciando a interessare anche l’universo maschile. Fare acquisti, girare nei negozi alla ricerca di qualche accessorio o qualche capo è una delle attività che si fa con più piacere durante le feste, quando le strade delle città e le vetrine sono particolarmente decorate ed illuminate, ma sopratutto nel periodo dei saldi.
A volte però, il desiderio di acquistare qualcosa può diventare una vera e propria patologia tanto da essere chiamata “sindrome da shopping compulsivo”. Senza arrivare a questi livelli, però, sembrerebbe che dedicarsi allo shopping sia un’ attività sana, in particolar modo per la linea e meno, ovviamente, per il portafoglio.
Camminare a passo spedito tra un negozio ed una boutique, fermarsi ad una vetrina e partire quasi di scatto per accaparrarsi l’ultimo maglioncino di quel colore così particolare contribuiscono a far mantenere una forma perfetta. Uno studio inglese, espressamente richiesto dalla catena di punti vendita Debenhams, e pubblicato anche sul quotidiano britannico Daily Mail ha rivelato il dispendio calorico di un’ora di shopping: 385 le calorie consumate in un’ora, pari, in pratica ad una fetta di panettone. In media, in due ore e mezza, una donna percorre circa 4 km per fare acquisti, stancandosi molto di più di altrettante ore passate a sudare in palestra.
Secondo la ricerca, in un anno si consumerebbero poco meno di 50mila calorie e si percorrerebbe una distanza di circa 248 chilometri a piedi, più di quella che collega Napoli con la Capitale, città nota anche per le sue vie dove si affacciano i negozi delle marche più rinomate.
Una scoperta interessante, ma in parte già conosciuta dalle donne: le 2mila intervistate hanno infatti dichiarato di conoscere l’ aspetto “sportivo” dello shopping e, sapendo di unire l’utile al dilettevole, scelgono di indossare scarpe comode o addirittura da ginnastica per le loro passeggiate tra negozi.
[Fonte: Paginemediche.it ]