La chirurgia rigenerativa, che si avvale dell’utilizzo di cellule staminali per la riparazione dei tessuti potrebbe, in un futuro non troppo lontano, sostituire la classica chirurgia estetica. Le tecniche di rigenerazione dei tessuti, che trovano classicamente impiego per riparare o ricostruire i tessuti danneggiati da cicatrici, ferite e neoplasie, potrebbero essere quindi poste al servizio della bellezza. Le tecniche disponibili, utilizzate per la prima volta in Italia dall’Istituto Tumori di Genova, sono due: una si avvale dei fattori di crescita piastrinici, l’altra delle cellule staminali contenute nel grasso corporeo.
Nel primo caso vengono utilizzate sostanze presenti nel sangue del paziente che vengono opportunamente trattate prima di essere reiniettate nella zona interessata, nel secondo caso viene prelevato il grasso dal corpo, in genere dal bacino o dalla pancia, e vengono utilizzate le cellule staminali in esso contenute unite a cartilagine. Attualmente le staminali del grasso vengono utilizzate insieme alle protesi al silicone nei casi di ricostruzione del seno in seguito a mastectomia, ma in un futuro potrebbero sostituirle completamente.
In realtà l’autotrapianto di grasso corporeo per aumentare il seno non è una tecnica del tutto innovativa, tuttavia in passato essa non ha permesso di conseguire effetti duraturi per via del fisiologico processo di riassorbimento dell’adipe, l’innovazione è quindi rappresentata dall’utilizzo di cellule staminali che renderebbero il risultato più stabile. L’impiego della chirurgia rigenerativa in campo estetico ha trovato eco al congresso ISAPS (International Society of Aesthetic Plastic Surgery) svoltosi in Australia lo scorso Febbraio al quale ha partecipato, insieme a un migliaio di chirurghi plastici provenienti da tutto il mondo, anche l’italiano Maurizio Valeriani, primario di chirurgia plastica al San Filippo Neri di Roma. Le tecniche in questione, afferma Valeriani, hanno già permesso di ottenere ottimi risultati nel lifting facciale e nella ricostruzione del seno in seguito a mastectomia. Ottimi risultati potrebbero essere conseguiti anche in altri campi d’intervento come la chiusura delle ulcere.