La ripresa dell’attività scolastica pone ai genitori domande sulla corretta “gestione” dei propri figli. Anzitutto è importante ricordare quanto sia utile alternare alla sedentarietà dell’attività scolastica un’adeguata attività fisica. Nei primi anni dell’età scolare è indicato il nuoto, attività fisica completa che assicura uno sviluppo motorio adeguato e privilegia lo sviluppo armonico di tutto il fisico.
Le moderne correnti di pensiero in materia consigliano l’inizio di una specializzazione sportiva solo successivamente l’attività fisica deve costituire un vantaggio per il bambino e non essere causa di esposizione a pericoli; quindi, oltre all’ attività più corretta, è necessario sottoporre il bambino ad una visita dal pediatra.
Nelle ore di scuola, è quasi inutile invitare il bambino a stare dritto con la schiena. In realtà il concetto di postura corretta è molto discutibile; esiste quella di “attenzione”, che aiuta la capacità di concentrazione, tramite una modifica continua della posizione sulla sedia. Quindi è meglio non assumere una determinata posizione e mantenerla per ore, ma modificarla spesso.
Una puntualizzazione è necessaria per l’uso degli zaini, spesso pesanti per i troppi libri: non sono causa di deformità o deviazioni della colonna vertebrale anche se vengono portati su una sola spalla, per brevi periodi. L’uso limitato a 10-20 minuti al giorno non crea alcun problema. A questa età, comunque, anche da un punto di vista medico-legale, molte attività fisiche non prevedono la pratica agonistica e, anche dal punto di vista amatoriale, sarebbe corretto preferire attività fisica non di contatto, che prevedano eccessive sollecitazioni a livello dell’apparato muscolo scheletrico.
Non bisogna mai esagerare sia nell’intensità fisica sia nello stress psicofisico a cui sottoporre i ragazzi; è il medico a dover dare consigli al bambino e ai genitori , che non devono riporre nei figli aspettative esagerate ma privilegiare un corretto sviluppo.