Il problema sollevato dalla FDA (Food and Drug Administration) americana riguardo ai rischi del paracetamolo in dosi superiori ai 325 mg per compressa, sarà affrontato anche dall’Aifa. Lo ha affermato in un comunicato, il Ministro della Salute Prof. Ferruccio Fazio:
“La questione è stata inserita per la valutazione nell’ordine del giorno della prossima riunione della Commissione Tecnico Scientifica dell’Agenzia Italiana del Farmaco programmata per i giorni 2 e 3 febbraio”.
Nel frattempo, i circa 500.000 italiani a letto con l’influenza si domandano cosa fare.
Va precisato che la Fda, fa un discorso preciso e generale sui rischi del paracetamolo, ma invita le aziende farmaceutiche a diminuire i dosaggi di questa sostanza solo nei medicinali combinati, ovvero che la contengono in associazione ad altri principi attivi. Non perché così il paracetamolo sia più pericoloso, per qualche anomala commistione chimica: in questo modo, il paziente, non avendo piena consapevolezza di assumere tale prodotto potrebbe rischiare un involontario sovra-dosaggio. Lo stesso discorso però non è esteso ai cosiddetti farmaci OCT (Over the Counther) cioè a quelli definiti “da banco”, cosa a dir poco curiosa ed opinabile, visto che le capsule, o le supposte, o lo sciroppo, già per bambini di 6-7 anni superano la dose pericolosa per ogni somministrazione.
In un’intervista all’Ansa il noto farmacologo Silvio Garattini, critica questa omissione, proprio per la facilità con cui tale medicinale viene acquistato e somministrato a bambini ed adulti: non avendo l’obbligo di ricetta medica si pensa sia meno pericoloso, mentre occorre prestare attenzione a tutti i farmaci. Nonostante ciò, lo studioso ricorda che non bisogna cadere nell’allarmismo: i rischi sono già noti e molto rari.
In attesa che la nostra Aifa valuti con attenzione i rischi del paracetamolo, ecco i suggerimenti che la stessa FDA da ai pazienti:
- I prodotti di prescrizione contenenti paracetamolo sono sicuri ed efficaci se utilizzati secondo le istruzioni, anche se tutti i farmaci portano alcuni rischi.
- Non interrompere l’assunzione del farmaco da prescrizione a meno che non lo abbia detto il medico curante.
- Leggere attentamente tutte le etichette per i medicinali soggetti a prescrizione e OTC e chiedere al farmacista se la propria medicina per il dolore prescrizione contiene paracetamolo.
- Non prendere contemporaneamente più di un prodotto che contiene paracetamolo.
- Non prendere paracetamolo oltre le dosi consigliate.
- Non bere alcolici quando si assumono farmaci che contengono paracetamolo.
- Interrompere l’assunzione del farmaco e consultare il medico immediatamente se: A) si pensa di averne preso più del dovuto o B) se si hanno precedenti esperienze di reazioni allergiche, come gonfiore del viso, della bocca e della gola, difficoltà respiratorie, prurito, eruzioni cutanee.
- Avvisare la FDA di qualunque effetto collaterale aggiuntivo, utilizzando le informazioni nel box “Contatti” in fondo alla pagina.
Insomma, ne più ne meno di quello che troviamo già nei nostri foglietti illustrativi. Confidiamo che il tutto non si riduca ad un mero avviso sulle scatole “consumare con prudenza”, ma ci fa piacere la risposta immediata del nostro Ministero, alla giusta richiesta di chiarezza dell’Aduc (Associazione per i diritti degli Utenti e consumatori).
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[Fonte: FDA]