Le statine sono tra i farmaci più prescritti dopo una certa età (circa un quarto degli americani adulti tanto per comprendere le cifre): servono ad abbassare il colesterolo e quindi in parte a prevenire le malattie cardiovascolari ed i rischi correlati che si accumulano col passare degli anni. Purtroppo però da sole possono fare ben poco se non si correggono glstili di vita e non si presta attenzione ai fattori di rischio e va comunque ricordato che si tratta di farmaci che -seppur ben tollerati nella maggioranza dei casi, possono comportare effetti collaterali sul breve, ma soprattutto sul lungo termine. Hanno inoltre delle controindicazioni. Ecco cosa occorre sapere al riguardo.
Quando assumere le statine
Avere il colesterolo alto non può e non deve portare subito ed immediatamente all’assunzione di statine se si è in un buono stato di salute generale. Prima va cambiata la dieta, abbattendo i cibi ricchi di colesterolo, va iniziata una moderata ma costante attività fisica, poi si può optare per quei prodotti alimentari tanto pubblicizzati per combattere il colesterolo (che effettivamente possono funzionare in alcuni contesti) e poi, solo infine se tutto ciò non funziona il medico potrà optare per una statina se il colesterolo continua ad essere costantemente alto. Diverso è il discorso se si ha una malattia cardiaca diagnosticata, si ha familiarità con infarto precoce o lo si è già avuto e lo stesso dicasi per l’ictus. In questi casi le statine -sempre in un migliore e adeguato stile di vita- in presenza di ipercolesterolemia è più facile e corretto che vengano assunte presto.
Effetti collaterali statine
Gli effetti collaterali più o meno comuni legati a questo farmaco possono essere i seguenti:
- Dolore muscolare
- Difficoltà di concentrazione
- Disturbi della memoria
- Scarsa energia generale
- Stanchezza
- Disfunzione erettile
- Difficoltà a raggiungere l’orgasmo
- Appetito aumentato
- Nausea
- Diarrea/stitichezza
- Gas intestinale
- Vampate di calore
- Disfunzione epatica
- Rash cutaneo
- Aumento del rischio di cataratta
E’ chiaro dunque come questi medicinali, tanto prescritti ed apparentemente innocui vadano assunti solo ed esclusivamente in caso di bisogno effettivo.
Controindicazioni statine
Le statine sono controindicate in caso di malattie del fegato, poiché agiscono direttamente a livello epatico (sulla produzione del colesterolo). E’ necessario prima della prescrizione che il medico faccia eseguire dei test sulla funzionalità epatica e li consigli anche come follow-up in corso di terapia. Non possono inoltre essere assunte in gravidanza ed allattamento in quanto non ne sono ancora stati stabiliti eventuali rischi o sicurezza per il bambino.
Le statine inoltre vanno prescritte con precauzione in persone con più di 70 anni, in quelle affette da ipotiroidismo, in caso di abuso di alcolici o se si hanno avuti effetti collaterali con farmaci anti-colesterolo. Lo stesso dicasi per chi ha familiarità con miopatia o rabdomiliosi in quanto le statine possono stimolare queste problematiche quale effetto collaterale.
Le statine possono reagire in modo negativo se assunte con altri medicinali o sostanze sviluppando danni muscolari o diminuendo e rendendone eccessivo l’effetto. Questi sono:
• Antibiotic ed antifungini come l’eritromicina, la claritromicina, l’itraconazole o il miconazole
• Alcune tipologie di farmaci per
• Warfarin /Coumadin (anticoagulante)
• Ciclosporina
• Danazolo
. Verapamil e diltiazem
• Fibrati – medicinali che, similmente alle statine, contribuiscono ad abbassare i livelli di colesterolo.
Non sono note interazioni particolari dell’assunzione di statine con l’alcol, ma un abuso di questo può essere pericoloso soprattutto in relazione alla funzionalità epatica, mentre è sconsigliata (come per tanti altri farmaci) l’assunzione di succo di pompelmo in terapia con le statine.
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