Sul loro conto se ne sono dette davvero di tutti i colori. I capelli bianchi di certo sono il primo nemico degli over 40, quando una persona comincia ad aver paura di invecchiare, e allo spuntare dei primi capelli bianchi va nel panico.
Probabilmente la reazione è eccessiva, e spesso anche ingiustificata. Infatti non è detto che avere i capelli bianchi significhi necessariamente essere anziano (ci sono bambini che li hanno, giovani, oppure ci sono anziani che ad 80 anni hanno ancora il loro colore di sempre). Il responsabile quindi non è l’età, ma il nostro metabolismo. Secondo uno studio della Federation of American Societies for Experimental Biology condotto dal biologo Gerald Weissmann, i capelli incanutiscono a seconda di ciò che mangiamo, ma anche a causa dei continui lavaggi ed asciugature.
Quello che accade sulla nostra testa è un accumulo, sempre più massiccio, di radicali liberi, aiutati dal fatto che un continuo lavare ed asciugare i capelli diminuisce la melanina, il pigmento naturale della pelle. Possono concorrere anche lo stress e le carenze di antiossidanti, come la catalasi, che provocano un processo inverso a quello della melanina, cioè scoloriscono la pelle.
Molto importante il metabolismo. Infatti è stato dimostrato che in Oriente sono molto più rari che da noi casi di persone con i capelli bianchi. Questo è dovuto grazie all’alimentazione, che lì è fondata principalmente su cereali e soia. Questi due alimenti producono molti antiossidanti che combattono i radicali liberi, e di conseguenza l’incanutimento.
Grazie a questa ricerca è possibile trovare un rimedio alla decolorazione dei capelli, diverso dalle classiche tinture. Uno può essere commercializzare medicinali a base di antiossidante L-metionina; un altro la molecola K(D)PT, la quale è in grado di stimolare il follicolo pilifero e di conseguenza la pigmentazione; un altro ancora può essere l’ormone simile alla melanina creato in laboratorio, il quale si è dimostrato in grado di colorare naturalmente i capelli.
[Fonte: Repubblica]