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Radiazioni: quando diventano pericolose

Nei giorni scorsi ci siamo occupati degli effetti sulla salute di un’esplosione di una centrale nucleare, degli effetti del terremoto e dell’allarme dell’Oms sulle radiazioni, ma parlare di questo tema non è semplice in quanto c’è molta confusione tra la popolazione. Bisogna infatti notare che siamo circondati da radiazioni, e nonostante c’è chi pensa che siano innocue, mentre altri sono sicuri che esse portano a cancro ed altre patologie, esistono diverse quantità di esposizione che possono comportare (o non comportare) conseguenze sulla salute.

Gli esperti della sanità hanno esortato i Governi asiatici che si affacciano sul Pacifico a monitorare i livelli di radioattività dopo il danneggiamento dell’impianto di Fukushima, in Giappone, in seguito al terremoto, il quale ha portato a diverse esplosioni e la diffusione di radiazioni nell’aria.

Le radiazioni sono misurate con l’unità “Sievert”, o Sv, la quale quantifica la quantità di radiazione assorbita dai tessuti umani. Di seguito sono riportati alcuni dei pericoli per la salute derivanti dai livelli di radiazione superiori al normale (2,4 milliSievert o mSv annui medi sono l’esposizione naturale innocua a cui tutti siamo esposti):

  • Il capo di gabinetto giapponese Yukio Edano ha ammesso ad un certo punto che i livelli di radiazioni vicino all’impianto di Fukushima avevano raggiunto i 400 millisievert (mSv) in un’ora. Tale cifra corrisponde a circa 20 volte l’esposizione annuale di alcuni dipendenti del settore nucleare e minatori di uranio.
  • In una TAC, l’organo oggetto di studio solitamente riceve una dose di 15 mSv in un adulto e un massimo di 30 mSv in un neonato.
  • Una tipica radiografia del torace comporta l’esposizione a circa 0,02 mSv, mentre una radiografia ai denti è di circa 0,01 mSv.
  • L’esposizione a 100 mSv all’anno corrisponde al più basso livello di allerta, oltre al quale si entra nel pericolo di contrarre il cancro. Un accumulo di 1.000 mSv (o 1 sievert) potrebbe essere in grado di provocare un cancro mortale entro pochi anni nel 5% delle persone esposte.
  • Ci sono prove che collegano una dose accumulata di 90 mSv sottoponendosi a due o tre TAC con un aumentato rischio di cancro. La prova è abbastanza convincente per gli adulti e molto convincente per i bambini.
  • Le grandi dosi di radiazioni o l’esposizione acuta alle radiazioni distruggono il sistema nervoso centrale ed i globuli rossi e bianchi, lasciando la vittima non in grado di combattere le infezioni. Ad esempio, una dose di un sievert (1.000 mSv) causa malattie da radiazioni, come nausea, vomito, emorragie, ma non la morte. Una singola dose di 5 Sievert può uccidere circa la metà delle persone esposte entro un mese.
  • L’esposizione a 350 mSv ha ucciso migliaia di persone dopo l’incidente di Chernobyl, secondo la World Nuclear Association.

Ciò significa che l’esposizione ai fumi radioattivi successivi all’esplosione di Fukushima sono superiori a quelli di Chernobyl, e che chiunque ne fosse colpito corre seriamente il rischio di ammalarsi e morire entro pochi anni. Secondo il professor Lam Ching-wan, patologo chimico presso l’Università di Hong Kong, i lavoratori della centrale potrebbero essere stati esposti a queste radiazioni, ma non la popolazione.

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[Fonte: Health24]