Questa chiusura, che si definisce anche fimosi, in questa fase della vita, ed ancora per qualche anno, è considerata fisiologica. Non serve la fuoriuscita del pisellino perchè non esiste attività sessuale, al contrario, in questo modo il glande rimane protetto dagli agenti esterni, in primis feci e urina e mantenere l’igiene diventa semplice: il risciacquo con acqua ed un sapone delicato va più che bene. Qualche volta si possono creare delle palline giallastre, ma non è necessario preoccuparsi: si chiamano cisti smegmatiche e altro non sono che piccole sacche in cui si può raccogliere lo smegma, una sostanza simile al sebo, che la pelle dei genitali produce naturalmente per auto-lubrificarsi e proteggersi.
Scompariranno da sole così come sono venute. Basterà un’ adeguata igiene quotidiana. In un quinto dei bambini, fino ai 2 anni le aderenze balano-prepuziali, ovvero questa situazione di chiusura del pisellino che vede la pelle del glande attaccata a quella del prepuzio, rimangono invariate e non è necessario praticare la cosiddetta ginnastica prepuziale (è con questo termine che si indica il tentativo di scollare le due parti). Anzi, una manovra di questo tipo può provocare dolore al bimbo e creare delle lesioni che possono peggiorare la situazione al punto da provocare fimosi cicatriziali risolvibili solo con l’intervento chirurgico. Intorno ai sei anni la natura farà il suo corso e ogni ansia andrà via. Nei rari casi in cui questo non accade il pediatra potrà consigliare l’ applicazione di una crema cortisonica, per poi arrivare, se il problema non si risolve, ad una fimosi da trattare chirurgicamente.