L’estate si avvicina e come ogni anno iniziano le raccomandazioni sui danni da esposizione solare selvaggia. Non possiamo esimerci dal farlo anche questa volta, cercando di spiegare qualcosa in più su questo argomento, con particolare riferimento alla prevenzione dei tumori cutanei. L’occasione nasce dalla manifestazione Cosmofarma 2010 che si è svolta a Roma e alla quale ha partecipato, su invito della Bioderma, il Dipartimento di Dermatologia Oncologica dell’Istituto San Gallicano.
I dati presentati meritano attenzione: i tumori della pelle sono più frequenti del cancro al seno. Addirittura più del doppio, 65.000 casi l’anno contro i 30.000 della mammella. Abbiamo già spiegato (qui) che i nei compaiono sin dalla prima infanzia e che è necessario un controllo regolare soprattutto dopo la pubertà. La fotoprotezione, ovvero la protezione dai danni del sole è un elemento fondamentale per la prevenzione dei tumori cutanei, spesso sottovalutati perché nella maggior parte dei casi (fortunatamente!) sono benigni.
Sostanzialmente esistono tre tipi di tumore della pelle pericolosi: il basalioma, lo spinalioma ed il melanoma. Quest’ultimo, il più conosciuto e temuto aggredisce in due modi diversi. Nel primo caso, molto lentamente, colpendo giovani adulti. Per queste sue caratteristiche è spesso individuato e curato per tempo. Al contrario del melanoma nodulare che si sviluppa molto rapidamente ed in persone con più di 65 anni. In questo caso non c’è una grande relazione con l’esposizione solare, ma rimane fondamentale il controllo della pelle almeno una volta l’anno attraverso l’esame obiettivo ed il ‘dermatoscopio‘ uno strumento semplice e assolutamente non invasivo.
Questo controllo annuale sarebbe necessario, oltre che per gli anziani, anche per chi presenta altri fattori di rischio: familiarità, un numero di nei superiore a 50, o presenza di nevi di grandi dimensioni. Tutte queste persone dovrebbero sottoporsi annualmente alla cosiddetta “mappatura”, già dopo i 15 anni. Ma il sole? Cosa c’entra allora? Basalioma e spinalioma, gli altri due tipi di tumori cutanei sono strettamente correlati ad una esposizione solare eccessiva e cronica. Questa rappresenta un fattore di rischio importante, universalmente riconosciuto.
E non basta proteggere la pelle solo da bambini: occorre continuare a farlo anche da adulti…e non solo al mare! Chi lavora all’aperto, come un giardiniere, un vigile, un benzinaio, dovrebbero proteggere quotidianamente la pelle dai raggi nocivi del sole, specie se con carnagione chiara, nei e lentiggini diffusi su viso e corpo. Ripetute scottature, più o meno profonde, alterano il dna delle cellule cutanee, inibendone la capacità di autoripararsi. Dunque, controlli regolari e protezione solare per prevenire.