La terza età: un mondo da scoprire e rivalutare. Da questo concetto è partito tempo fa un lavoro in seno all’Unione Europea, che aveva lo scopo di attuare nuovi modelli di promozione del benessere nella popolazione degli over 65: i nostri anziani. Oggi i primi risultati di CHANGE, l’acronimo che dà il nome al progetto e sta ad indicare “Care of Health Advertising New Goals for the Elderly”: ovvero i nuovi traguardi per la promozione della cura e della salute per gli anziani. Per l’Italia il progetto è stato portato avanti dall‘ISS (Istituto superiore di Sanità). Ne è emerso un quadro abbastanza preoccupante, forse il peggiore in confronto agli altri Paesi europei che hanno partecipato (ovvero Austria, Spagna, Polonia e Lituania). I nostri anziani sono i più sedentari, poco disposti al movimento e nel 68% dei casi con un BMI (Indice di massa corporea) superiore a 25, dunque sovrappeso.
CHANGE però proponeva anche un modello di cambiamento particolare basato sulla formazione ad hoc per i mediatori sanitari che lavorano con le persone anziane, nonché un tentativo di modificare le abitudini e gli stili di vita errati. La risposta agli stimoli è stata positiva. Gli italiani hanno dimostrato di voler cambiare atteggiamento nei confronti dell’attività motoria nel 21% dei casi, e di essere pronti a modificare la propria alimentazione in relazione ai cibi grassi e all’adeguato consumo di fibre. L’intervento dei mediatori in coloro che si dedicavano al ballo, ha intensificato la frequenza ad esempio. Andare a ballare è la cosa che sembrano prediligere gli over 65 ed è un momento di aggregazione importante, su cui far sempre più leva per una migliore qualità della vita: dai chili in eccesso, all’attività cardiocircolatoria, fino all’aspetto della socializzazione, da non trascurare. Solo il 15% delle persone italiane coinvolte nell’esperimento si è detto soddisfatto della propria vita.
Non a torto probabilmente. Solo pochi giorni fa abbiamo parlato di come gli anziani italiani non ricevano le giuste terapie, e sempre dall’ISS arriva in queste ore il risultato dello studio ERA (Epidemiologia e Ricerca Applicata) sull’ospedalizzazione: gli over 75 quella sono la categoria che ricopre la maggior quantità di giorni di ricovero, con 3.045 giorni ogni 1.000 abitanti, di cui 509 inappropriati. CHANGE rappresenta un’iniziativa importante, perché mira ad un cambiamento totale, anche di queste situazioni negative.
[Fonte: Iss]