L’influenza nei bambini può metterne a dura prova la salute e l’organismo . La loro giovane età ed il sistema immunitario più debole li rendono facilmente vittima di questo virus. Scopriamo insieme quanto quest’affezione possa durare e come prendersi cura di loro.
Influenza bambini: quanto dura
Solitamente, anche nella sua manifestazione nei bambini, l’influenza stagionale dura una media di 3-5 giorni nella sua sintomatologia più evidente come febbre, inappetenza, raffreddore. La tosse però può protrarsi un po’ più a lungo: il tempo necessario per il bambino di eliminare completamente l’eventuale catarro formatosi. Questa tempistica è valida se il bambino viene curato in maniera adeguata, attraverso la somministrazione dei giusti farmaci quando necessario e avendo cura di tenerli al caldo ed al riposo.
Influenza bambini: quali cure
Quando un bambino è affetto da influenza, la prima cosa da fare è farlo stare in un ambiente caldo, dall’umidità non troppo elevata e adeguatamente coperto. Se manifesta inappetenza, è bene non forzarlo a mangiare. Si tratta di uno dei sintomi primari dell’effetto del virus influenzale sul bambino. E’ bene indugiare magari nella somministrazione di succhi di frutta, tè e, nel caso di mancanza di problemi gastrointestinali, latte. Essi appariranno dolci al bambino e gli daranno un buon apporto di vitamine e zuccheri, e qualche caloria. Non importa se non vorrà mangiare, non dovete obbligarlo. Ciò di cui necessita il bambino è reintegrare i liquidi in caso di febbre: spingetelo a bere anche se dimostra di non averne voglia. Non somministrate paracetamolo fino a che la temperatura non abbia superato i 38,5 gradi. E’ importante per non sovraffaticare le reni e il fegato dei piccoli.
Se il bambino tra i sintomi dell’influenza annovera anche diarrea e mal di pancia, dal primo attacco fate passare al massimo dodici ore per vedere se la situazione si risolve, dopodiché, di concerto con il pediatra attuate una strategia di azione per evitare il pericolo di disidratazione. In caso di vomito solo acqua e tè, ma somministrata in piccoli cucchiai. E per evitare ricadute, dai cinque ai sette giorni di convalescenza in caso di tosse persistente.
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