E’ salito a 34 il numero dei neonati risultati positivi al test della Tbc. Come sempre stiamo parlando del caso dei bimbi nati presso il Policlinico A. Gemelli di Roma tra il Marzo ed il Luglio di questo anno ed assistiti, nel loro breve soggiorno al nido, da un’infermiera inconsapevole di essere affetta da tubercolosi. E’ un doppio caso umano, che riguarda la preoccupazione dei genitori di questi piccini, ma anche quello della donna, ricoverata in isolamento all’Ospedale L. Spallanzani, che non sa darsi pace di come tutto ciò sia accaduto, nonostante la sua vaccinazione.
Ma è anche un caso medico che sta mettendo alla prova l’organizzazione della Sanità nella Regione Lazio, che ha creato ad hoc una Unità di coordinamento per controllare e sorvegliare i bambini in questione oltre che eventuali altri casi di tubercolosi. Una nota di ieri sera ha confermato altri 10 bimbi positivi, che si aggiungono agli 8 di venerdì sera e ai precedenti. Il numero aumenta, anche perché si fanno più numerosi i controlli quotidiani che dovranno terminare il prossimo 31 Agosto: per domani Lunedì 29 sono fissate ulteriori 170 visite con test!
Nel frattempo però è stata avviata un’indagine sanitaria, epidemiologica ed amministrativa, voluta dalla presidente della Regione Lazio Renata Polverini, quale commissario ad acta per la Sanità. Si legge in una nota ufficiale di ieri sera:
“Il provvedimento prevede la costituzione di una Commissione, formata da sette componenti particolarmente qualificati, dei quali 6 esterni all’amministrazione e che sarà presieduta da Vincenzo Vullo, professore ordinario di Malattie Infettive presso l’Università La Sapienza di Roma.[……] La Commissione avrà i più ampi poteri di accesso, di ispezione e verifica documentale, nonché di audizione di dirigenti, anche di livello apicale, di funzionari e di dipendenti delle competenti Direzioni regionali e della Laziosanità – Agenzia di Sanità Pubblica della Regione Lazio. Queste funzioni potranno essere esercitate anche nei confronti delle strutture e dei dipendenti delle Aziende Sanitarie Locali e delle Aziende Ospedaliere interessate, previo raccordo con i competenti Direttori Generale”.
E’ prevista in caso di necessità anche la consulenza di altri esperti, nonché la conclusione dell’indagine amministrativa entro 90 giorni dal suo inizio. Un atto doveroso. Staremo a vedere cosa ne emerge, nel frattempo continuiamo a seguire il caso sulla tbc.
Di seguito gli aggiornamenti ed approfondimenti quotidiani sul tema.
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